Repubblica: “Il mercato delle ultime. Chi sale e chi scende nella corsa salvezza”
“Operazioni condotte in modo inversamente proporzionale a quello che dice la classifica di A. Ecco come si possono riassumere le manovre portate a termine dalle ultime della classe, le quattro squadre che lotteranno per non retrocedere in B. Il Palermo, che aveva fatto proclami di massima operatività per colmare il ritardo in classifica, ha pensato più a sfoltire la rosa che a rinforzarsi. Fra Empoli, quartultima, Crotone, Palermo e Pescara, in ordine di classifica, gli abruzzesi, che chiudono la graduatoria con 9 punti, si sono mossi più di tutti. La squadra allenata da Massimo Oddo, che in campionato non ha ancora vinto una partita sul campo, ma solo quella a tavolino contro il Sassuolo, ha portato a termine dieci operazioni di mercato in entrata cercando di cambiare la fisionomia della rosa. Sono partiti Aquilani, Manaj, Cristante, Zuparic e Pettinari, per citare le cessioni principali, e sono arrivati, fra gli altri, Gilardino, Bovo, Muntari, Stendardo, tutti giocatori esperti e profondi conoscitori della categoria, più la scommessa Cubas dal Boca Juniors. Trattative che nelle casse del Pescara non hanno pesato più di tanto, visto che il saldo delle operazioni è positivo per 3,76 milioni di euro (4 milioni di cessioni a fronte di 240mila euro spesi). Il Palermo, penultimo con 11 punti, ha portato a casa il difensore Sunjic e l’attaccante Silva, spendendo in totale 800 mila euro. In pratica il prezzo del cartellino della punta, visto che il difensore è arrivato in prestito gratuito. In uscita, invece, i rosanero di Diego Lopez sono stati molto attivi: sono partiti in quattro, Quaison, Hiljemark, Bentivegna e Bouy per un totale di 2,8 milioni di euro subito disponibili che diventeranno 5,6 milioni di euro a fine stagione fra obblighi di riscatto (nel caso di Hiljemark) e bonus (nel caso di Quaison). Un tesoretto che non è stato reinvestito perché, come ha spiegato il direttore sportivo rosanero Nicola Salerno, «non potevamo prendere calciatori a casaccio solo per fare vedere che abbiamo fatto qualcosa. Quando ci siamo resi conto che con quello che potevamo fare non avremmo migliorato la squadra abbiamo capito che era meglio stare fermi». Il Crotone, prossimo avversario dei rosanero, occupa il terzultimo posto della classifica con 13 punti e ha condotto azioni mirate. La validità delle operazioni, per la verità, è tutta da dimostrare. La squadra allenata da Davide Nicola ha ceduto una punta, Palladino al Genoa, e ne ha presa un’altra, Andrej Kotnik dal Gorica. Ceduto, fra gli altri, anche l’esterno Salzano e ingaggiato al posto suo il ghanese Acosty dal Latina. In totale i calabresi hanno speso 600mila euro, incassandone 950mila, per un saldo attivo di 350mila euro. Ha badato a blindare la sua posizione l’Empoli, quartultima a 21 punti e unica a potersi considerare salva se il campionato finisse oggi. I toscani hanno ceduto Saponara alla Fiorentina per 1,5 milioni di euro e hanno preso El Kaddouri dal Napoli per 1,2 milioni di euro. In uscita per fine prestito o rescissioni contrattuali anche Pereira, Bittante, Tchanturia e Gilardino, sostituiti da Thiam, Zajc, Pejovic e Jakupovic. Il saldo dei toscani è passivo per 1,5 milioni di euro per effetto delle cessioni condotte per 1,5 milioni di euro a fronte di acquisti portati a termine per 3 milioni di euro. «Non tocca a me giudicare il mio lavoro – dice il ds del Palermo Salerno – In passato mi è capitato di fare un mercato che ritenevo brillante e poi non sono arrivati i risultati sperati. Per giudicare bisogna aspettare i risultati».”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.