Repubblica: “Il governo si spacca. E sul no alle messe è scontro con la Chiesa. Nel fronte rigorista Speranza e Franceschini, a volere più aperture Gualtieri e Patuanelli”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle idee diverse dei componenti del Governo, relativamente allo sviluppo della Fase 2. Scontro con la Cei, inizialmente il governo ha fatto sapere di non riaprire le messe. I vescovi «esigevano » la ripresa delle celebrazioni. E lo stesso sostiene Teresa Bellanova. Il più deciso di tutti è Roberto Speranza:
La verità è che la curva epidemiologica orienta ogni decisione, almeno per il momento. Fin da subito, il più deciso di tutti «Dobbiamo mantenere misure rigide — scandisce — Se sbagliamo, la situazione epidemiologica può peggiorare in fretta». Da ministro della Salute conosce le proiezioni del contagio in caso di allentamento delle restrizioni. «La partita non è vinta». Significa bloccare ancora le messe, mantenere l’autocertificazione, lasciare chiusi i negozi, i bar addirittura fino al primo giugno. Nonostante il pressing asfissiante dei ministri economici e di Italia Viva, «così proprio non va». Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli chiedono più coraggio sulla scalette delle riaperture.