L’edizione odierna de “La Repubblica” racconta la storia di Massimiliano Favo – che ha scritto la storia del Palermo conquistando due promozioni dalla serie C1 alla serie B, e soprattutto alzando da capitano la Coppa Italia di serie C nel 1993 – e di suo figlio Vittorio, 24 anni, anche lui centrocampista, che nei prossimi giorni sbarcherà in Sicilia, dove vestirà la maglia del neopromosso Sant’Agata in vista del prossimo campionato di serie D.
Il quotidiano riporta le dichiarazioni del giovane: «Sono nato a Napoli anche se ho sempre vissuto ad Ancona. La trattativa con il Sant’Agata è stata molto lunga, ed ero titubante perché a pochissimi esami dalla laurea magistrale non volevo allontanarmi troppo da casa. Sono stato convinto dal progetto del club, dal presidente Ortoleva, dal direttore sportivo Meli e dal tecnico Ferrara, un allenatore molto ambizioso che mi ha fatto una bellissima impressione. Non vedo l’ora di cominciare. Gioco dall’età di 4 anni, e sembrerebbe scontato, dato che sin da piccolo mio papà mi raccontava del “suo” Napoli con Diego Armando Maradona e delle imprese con il Palermo alla ” Favorita”.
Io non ero ancora nato, ma lui mi parla sempre della Sicilia e porta dentro al cuore bellissimi ricordi, tanto che durante il lockdown ha riesumato vecchie foto e videocassette degli anni che ha vissuto in Sicilia. Si sente ancora spesso con i suoi ex compagni di squadra e con tanti amici che ha lasciato a Palermo, e mi racconta sempre del suo bellissimo rapporto con Orazi.
Mi hanno solo raccomandato di studiare. All’inizio non avevo molta voglia, ma oggi li ringrazio. Mi sono laureato in ” Economia e Commercio” e mi mancano solo tre esami per la laurea magistrale all’Università Politecnica delle Marche, motivo per cui ero un po’ scettico e non volevo allontanarmi troppo da casa, ma poi ho chiesto consiglio ai miei genitori, e mio padre, innamorato della Sicilia, mi ha suggerito di accettare la proposta del Sant’Agata.