L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato il doppio volto di Maurizio Zamparini, da anni ormai sul piede di partenza, convinto di cedere; dall’altra parte invece, sempre saldo al timone, tra mercato e campionato. Ecco quanto si legge:
“Il patron, a parole, pianifica la cessione del club ma nel frattempo, con i fatti, fa un programma a lungo termine insieme ai suoi collaboratori. Saldo al timone, quasi come se si fosse fatto incollare le mani alla plancia dei comandi, nonostante un mare spesso in tempesta. Si può immaginare così il proprietario del Palermo Maurizio Zamparini. Negli ultimi sei mesi il patron è passato da una cessione che sembrava certa fino al vertice di venerdì scorso dal quale la sua figura è tornata prepotentemente in primo piano. Le notizie che filtrano dal vertice di Aiello del Friuli hanno messo in evidenza una programmazione a lungo termine molto lontana da quello che ci si potrebbe aspettare da una proprietà sospesa fra eventuale cessione imminente o verdetto di un tribunale fallimentare. La programmazione a breve, medio e lungo termine messa nero su bianco venerdì probabilmente allo stesso tavolo fotografato il giorno della stretta di mano con Paul Baccaglini a febbraio, lancia un messaggio chiaro a tifosi, acquirenti e perché no anche a chi indaga. In pochissimo tempo Zamparini è passato dall’annuncio di una cessione ormai prossima e poi posticipata entro dicembre fino a trasformarla in un’ipotesi remota. A parole il proprietario della società di viale del Fante continua a ripetere di volere cedere, ma degli imprenditori che sembravano interessati all’acquisto del Palermo non c’è più traccia. Per il patron è tutta colpa dell’istanza di fallimento, senza quella, dice, il club sarebbe già passato di mano. Ma in realtà di Frank Cascio e dei sui investitori non arrivano più notizie. È vero che l’ex manager di Michael Jackson ha sempre detto di preferire il basso profilo agli annunci, ma lo è altrettanto che al di là dell’iniziativa enogastronomica “ Gustoso” che porta le eccellenze siciliane negli Usa, non arrivano altre notizie dalla sua cordata. A proposito di Italoamericani anche di Paul Baccaglini si sono perse le tracce. Per la verità l’ex Iena sembra ancora interessata al Palermo, ma i rapporti con Zamparini sono ormai definitivamente compromessi e la sua Y W & F Global Limited potrebbe tornere in pista solamente nel caso di un’asta fallimentare. Da parte di Baccaglini non ci sono commenti né dichiarazioni programmatiche; quelle rare volte che la sua fidanzata Thais Wiggers pubblica una foto su Instagram con l’ex presidente del Palermo i post dei tifosi rosanero sono quasi tutti di incoraggiamento. Negli ultimi tempi non occorre più nemmeno che ci sia Baccaglini in foto: basta guardare le immagini dalla spiaggia brasiliana di Florianopolis e leggere i commenti per capire come alcuni ancora siano in cerca di un segno da Baccaglini. Zamparini lancia segnali e prova a trasmettere entusiasmo. Ma non trova certo terreno fertile nella maggioranza dei tifosi. Parla di programmi, dice di avere alternative pronte per la società e soprattutto annuncia di essere in condizione di fare fronte alle eventuali spese necessarie per portare al di là del guado il Palermo. La realtà della situazione, però, non è cambiata rispetto a poche settimane fa. L’operazione portata avanti con la nomina del nuovo presidente Giovanni Giammarva e gli accorgimenti elaborati in sede di chiusura di bilancio 2017 per mettere al riparo dal rischio sofferenza la società, avranno un senso solamente se la quarta sezione del tribunale fallimentare di Palermo respingerà l’istanza di fallimento depositata dalla procura. L’operatività aziendale dei rosanero non può non risentire del giudizio sospeso e va dato atto alla gestione sportiva della squadra di essere riusciti a isolarsi dai problemi. Tutto è concentrato sui giocatori ai quali, lo ripete spesso l’allenatore, non manca nulla per lavorare nelle migliori condizioni. E forse è proprio il primato in classifica ottenuto più facilmente rispetto a quanto in molti si aspettavano a inizio stagione ad avere riacceso la scintilla nell’imprenditore friulano. Zamparini non lo ammette pubblicamente, ma sa bene che il suo indice di gradimento fra i tifosi resta al minimo. E l’idea di lasciare così dopo 15 anni non lo convince. C’è da scommettere che il finale perfetto che sogna il patron è quello di un triplete particolare: salvare la società dal fallimento, riportare il club in serie A e riuscire a recuperare il rapporto con i contestatori”.