“La trattativa per la vendita del Palermo si è spostata a Dubai. È proprio nella capitale degli Emirati Arabi Uniti che si trovano in questi giorni gli imprenditori che stanno facendo da tramite tra Zamparini e il gruppo cinese interessato all’affare. Ed è proprio a Dubai che giovedì sera c’è stata una cena alla quale hanno partecipato questi manager insieme alla moglie e al figlio del presidente del Palermo. «Abbiamo avuto assicurazioni che la trattativa con i cinesi va avanti – dice Zamparini – Al momento abbiamo una lettera con una manifestazione d’interesse e per i prossimi giorni attendiamo l’offerta vera e propria sulla base della quale potremo portare avanti la trattativa. Un’operazione che è a buon punto, ma che ha bisogno di seguire tutto l’iter burocratico cinese. Ma i cinesi, soprattutto quando di mezzo c’è il governo di Pechino, sono lenti». Lungaggini burocratiche che rischiano di rallentare la trattativa mentre Zamparini, a questo punto, sembra avere fretta. «Io ho già deciso da tempo di lasciare il Palermo – dice l’imprenditore friulano – e vorrei che questo accadesse nel più breve tempo possibile e, soprattutto, vorrei che la società andasse nelle mani sicure di gente in grado di assicurare al Palermo un futuro roseo. I cinesi hanno queste caratteristiche, ma non sono gli unici a volere la società. C’è un altro gruppo con il quale stiamo trattando. Chi arriverà per primo si prenderà il Palermo». Un secondo soggetto interessato alla società rosanero, quindi. Escluso che possa trattarsi di Frank Cascio che si è ormai ritirato dalla trattativa, è molto più probabile che si tratti di un altro gruppo che ha come interlocutore lo stesso manager che sta trattando per conto dei cinesi. Per meglio dire, lo stesso imprenditore che ha avviato la trattativa con il colosso delle costruzioni cinesi, ha messo in moto un piano B che prevede il coinvolgimento di altri soggetti la cui cassaforte finanziaria è proprio a Dubai. I progetti di questo secondo gruppo sono meno noti, ma anche in questo caso, oltre alla società rosanero, fanno gola la costruzione del nuovo stadio e del centro sportivo per la squadra. Un po’ quello che avrebbero intenzione di fare i cinesi che per l’operazione Palermo avrebbero stanziato duecento milioni di euro, che si avvarrebbero di una delle banche statali cinesi e che si muoverebbero sotto l’egida del governo di Pechino ormai molto attento alla politica di espansione nel mondo del calcio europeo. Con il gruppo cinese, almeno per i primi due anni, Zamparini resterebbe con il venticinque per cento delle azioni e svolgerebbe un ruolo di consulente. Cosa che potrebbe accadere anche con gli interlocutori di Dubai. A questo punto, però, questa sembra essere una cosa secondaria. Quello che più conta ormai è fare in fretta e arrivare al “closing” entro gennaio per potere poi intervenire sul mercato e rinforzare la squadra. L’offerta d’acquisto da parte del gruppo cinese dovrebbe arrivare entro la fine del mese di novembre, altrimenti Zamparini guarderà altrove“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Repubblica”.