Repubblica: “Il decreto. Negozi e bar, si chiude. Nuova stretta di Conte «Effetti tra due settimane». Maggior rigore chiesto dalle Regioni”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle disposizioni dell’ultimo decreto firmato dal premier Conte. L’Italia si ferma. Tutta. Chiusi bar e ristoranti, a parte il servizio a domicilio se ci sono le condizioni igieniche adeguate. Chiusi i mercati su strada, i centri commerciali, i centri estetici, i parrucchieri, i barbieri. Fa eccezione il trasporto pubblico locale, ogni regione deciderà caso per caso come organizzarlo in base alle esigenze rimaste. Garantiti i servizi finanziari, assicurativi, bancari e postali. Sospese le mense dove non è possibile tenere la distanza di un metro l’uno dall’altro. Incentivati per tutte le attività, e per gli uffici pubblici e privati, lo smart working, il lavoro da casa, i congedi e le ferie anticipate. «Ho fatto un patto con la mia coscienza – ha detto Conte in un videomessaggio trasmesso su Facebook poco prima delle dieci di sera – al primo posto c’è e ci sarà sempre la salute degli italiani». Per avere un riscontro effettivo – ha chiarito il presidente del Consiglio – «dovremo attendere un paio di settimane». Ma «se i numeri dovessero continuare a crescere, cosa non improbabile, non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure. Non ci sarà una corsa cieca verso il baratro. Bisogna essere lucidi, misurati, rigorosi, responsabili. Rimaniamo distanti oggi – così ha concluso il suo intervento – per abbracciarci con più calore domani. Tutti insieme ce la faremo».