Repubblica: “Il Coronavirus sbarca a Palermo con un volo da Bergamo di venerdì mattina. Sotto la lente gli spostamenti della “comitiva zero”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’arrivo del Coronavirus a Palermo, sbarcato con un volo da Bergamo di venerdì mattina. A portarlo una comitiva di trenta turisti bergamaschi atterrati al Falcone e Borsellino prima che si registrasse il primo caso italiano in Lombardia. I contagi accertati sono tre, tutti appartenenti al viaggio organizzato. Il paziente “ zero” di Palermo è una donna di 66 anni, ora ricoverata nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Cervello. Oltre a lei sono risultati positivi il marito e un amico della coppia, rimasti in isolamento in albergo senza sintomi. Per 4 giorni la comitiva ha visitato chiese e monumenti, pranzato e cenato in bar e ristoranti, negozi di souvenir e abbigliamento, prima di essere messa in quarantena nell’hotel che la ospita. Lunedì in tarda mattinata la telefonata al 112 della turista bergamasca attiva i soccorsi. La donna dice di avvertire i sintomi dell’influenza e di alloggiare all’hotel Mercure di via Mariano Stabile. Nel giro di pochi minuti viene visitata dalla guardia medica in hotel e le viene fatto il tampone faringeo. Dalle 14 di lunedì fino alle 3 del mattino di ieri, resta in isolamento nella sua stanza. In piena notte, dopo che i laboratori del Policlinico confermano la positività al virus, viene trasferita nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Cervello. Ha una leggera febbre che oscilla fra i 37,4 e i 37,6 gradi. Nell’albergo, vengono fatti 49 tamponi: 29 ai turisti del viaggio organizzato e 20 ai dipendenti dell’albergo. Accertati altri due casi: il marito della donna, trovato positivo al secondo tampone, e una terza persona della comitiva lombarda. Entrambi stanno bene e sono asintomatici. Nell’hotel di via Mariano Stabile rimangono solo i 29 turisti bergamaschi. L’assessorato alla Salute sta ricostruendo tutti gli spostamenti dei turisti di Bergamo, per rintracciare e sottoporre al test le persone entrate in contatto con i contagiati. Il primo ad isolarsi è stato l’autista del pullman che ha trasportato per quattro giorni il gruppo di turisti. L’uomo ha chiamato il 118 dicendo di non aver nessun sintomo, di essersi messo in isolamento volontario e di attendere che il personale vada a fargli il tampone. Hanno visitato alcuni monumenti del percorso arabo normanno nel centro di Palermo e hanno mangiato in almeno quattro ristoranti e bar nella zona Politeama- Maqueda. Le donne della comitiva hanno fatto shopping in negozi di souvenir e abbigliamento. Per le navi c’è un controllo in partenza sui passeggeri e non viene imbarcato chi ha temperatura superiore a 37,5 o chi proviene da zone a rischio, un controllo a bordo solo per le crociere e un controllo a terra random per chi sbarca. Per i traghetti di linea in arrivo da Genova ci si affida alla dichiarazione del comandante che allo sbarco deve certificare che i passeggeri a bordo non abbiano sintomi. Nei quattro aeroporti i controlli con termometri e termoscanner sono eseguiti a tappeto solo su chi atterra da Roma Fiumicino e da scali internazionali. «In questo momento in autonomia abbiamo esteso i controlli per i voli da Milano Linate e Malpensa – spiega Claudio Pulvirenti, responsabile Umsaf per la Sicilia – ma il governo nazionale sta valutando di estenderli ai voli in arrivo da Bologna, Bergamo, Venezia, Torino, Genova. All’unità di crisi – dice Pulvirenti – si erano ipotizzati controlli a Villa San Giovanni su treni, auto e bus. Ma le Asp non hanno mezzi per controlli 24 ore su 24. Ci vorrebbe l’esercito». Alla fine di una giornata in cui timori reali e psicosi si sono intrecciati, il governatore Musumeci chiarisce: « La Sicilia non è zona rossa né gialla» : ma il coronavirus che giunge dal Nord, nel frattempo, ha reso Palermo una città deserta.