Repubblica: “Il commissario Costa «Il primo vaccino a Palermo arriverà già a fine gennaio»”
L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid a Palermo.
«Non c’è dubbio, e infatti stiamo approfittando della minore tensione negli ospedali per migliorare altri settori del sistema, ci stiamo preparando ai rientri natalizi, miglioriamo i tracciamenti. Però l’impressione è che la situazione non sia paragonabile al liberi tutti di questa estate. Anzitutto perché continuano ad esserci molte limitazioni, a cominciare dal coprifuoco, e poi perché credo che la maggior parte delle persone abbia compreso la lezione. È più accorta e presta attenzione alle misure di prevenzione che, me lo lasci ripetere ancora una volta, non vanno assolutamente allentate».
«Stiamo potenziando le Usca con cento medici in più e stiamo studiando di distaccarle in aeroporto, porto e stazioni per tenere sotto controllo i rientri del periodo natalizio. Poi stiamo cercando di sveltire le pratiche di inizio e fine quarantena per evitare le attese che si sono verificate in questo periodo per ottenere la certificazione. Inoltre il drive-in della Fiera continuerà a lavorare ininterrottamente anche nei giorni festivi, a partire dall’Immacolata e poi a Natale e a Capodanno. Ci metteremo magari i cappellini da Babbo Natale ma andremo avanti. Ormai siamo a non meno di mille tamponi al giorno e l’Esercito sta per triplicare le sue postazioni. Stiamo anche studiando di utilizzare la luce artificiale e andare avanti ogni giorno fino alle 20. Stiamo mettendo in linea tutti i laboratori che processano i tamponi per non avere ritardi e tenere la situazione sempre aggiornata sulle 24 ore. In questo siamo già all’85 per cento di risultati in linea. È fondamentale per seguire l’andamento in modo puntuale».
«Primo vaccino a Palermo? Credo a fine gennaio. Ma è veramente importante che si arrivi a questo momento in una situazione nella quale i contagi siano sotto controllo e gli ospedali non in stress. Se arriveremo indenni a quella data, sarà tutto più facile. È la chiave per arrivare ai vaccini in sicurezza. Perché poi ci sarà ancora tanto lavoro, tanta strada da fare».