Repubblica: “Il Closing slitta ancora. Ecco cosa gioca a favore di Baccaglini…”

“Il 30 aprile è andato. Così, per avere un’altra data da cerchiare in rosso sul calendario i tifosi rosanero che aspettano il closing devono cambiare pagina e andare a maggio. La prima settimana che è già iniziata, a meno di clamorose novità, porterà al definitivo passaggio delle azioni dell’Us Città di Palermo dal “Gruppo Zamparini” alla YW&F Global Limited. «Ci sono stati soltanto dei problemi di natura logistica legati alla chiusura delle banche – aveva detto sabato a Repubblica Paul Baccaglini – Il Palermo sarà presto mio e dei miei soci». Una sicurezza, quella del presidente, che sembra essere una risposta allo scetticismo di chi sarà convinto della bontà dell’operazione solo nel momento del passaggio di proprietà. È evidente che ci sono fattori che giocano a favore della chiusura ed altri che l’hanno già rallentata e potrebbero rappresentare ulteriori ostacoli. A FAVORE Già dal momento dell’arrivo di Baccaglini tutta l’operazione ha avuto dei passaggi che hanno dettato la tempistica e lo spessore dell’operazione. Innanzitutto la riservatezza sul nome dello stesso Baccaglini che è stato reso noto solo il 6 marzo scorso. In quella stessa data sono stati fissati i termini del 19 e dl 30 aprile. Baccaglini il 19 ha annunciato che la YW&F Global Limited avrebbe acquistato il cento per cento delle azioni entro la fine del mese. Cosa che non è avvenuta, ma che non sembra avere minato la fiducia del presidente che ha continuato a parlare con la sicurezza di chi è tranquillo sulle carte che ha da giocare. Altro elemento che gioca a favore della positiva conclusione dell’affare è che tra Baccaglini e Zamparini l’accordo sembra essere raggiunto ormai da tempo. Emblematico in questo senso è il fatto che non ci siano penali o caparre da pagare in caso di slittamento. Per fare un esempio, i cinesi che hanno comprato il Milan hanno pagato tre caparre per complessivi 270 milioni di euro sino all’arrivo del closing.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.