Repubblica: “Il closing infinito ritarda i piani e Zamparini fa i suoi casting. Campagna abbonamenti e materiale tecnico…”
“Tutto è fermo. Almeno ufficialmente, visto che da Londra continuano ad arrivare segnali di ottimismo dalle parti in causa fra il venditore Maurizio Zamparini, il compratore Paul Baccaglini e l’istituto di credito inglese che ha fatto da advisor. Segnali positivi che farebbero pensare a una svolta vicina, rinviata di qualche ora magari perché oggi è l’ennesimo giorno festivo capitato sul calendario che ha dettato i tempi del closing. Se si dovesse scattare una fotografia del momento, però, quello che resterebbe immortalato è un Palermo a metà del guado. Con l’acqua intorno che continua a scorrere, mentre la società di viale del Fante resta ferma al centro lontana dalle due sponde del fiume. Dalla proprietà, ancora nelle mani di Maurizio Zamparini, le assicurazioni sulla continuità aziendale non sono mai mancate. Zamparini ha anche preso informalmente contatti con Rino Foschi per il ruolo di direttore sportivo e Edy Reja per quello di allenatore o supervisore tecnico nel caso in cui si scegliesse di confermare Diego Bortoluzzi. Il presidente Baccaglini, anche lui informalmente, preferirebbe invece tagliare i ponti con il passato e puntare su Eugenio Corini come allenatore, mentre ieri a Padova ha pranzato con Marcello Carli che ha appena lasciato il ruolo di direttore sportivo dell’Empoli. Un incontro per conoscersi in attesa di avere le mani libere per formalizzare eventualmente una proposta contrattuale. Già, perché tutto è fermo. E lo è per rispetto degli accordi fra le parti firmati il 6 marzo, quando è stato dato l’annuncio dell’incarico di presidente a Baccaglini e il via ai lavori per il passaggio di proprietà che prevedono clausole di riservatezza e divieto di stipulare contratti per l’una e l’altra parte in causa. Una fase di stallo che deve essere risolta nel più breve tempo possibile, visto che intorno tutto si muove e l’unica cosa che il Palermo ha già pronta per la prossima stagione è la fornitura del materiale tecnico che per accordi stipulati in passato sarà curata dalla Legea. Per il resto è tutto da definire, come per esempio la sede del ritiro. In ballo ci sono delle ipotesi fra il nord Italia e l’Austria. Molte società hanno già bloccato campi e alberghi, ma non dovrebbe essere difficile trovare sistemazioni in sedi che però prima dovranno essere avallate da chi allenerà la squadra nella prossima stagione. Nonostante l’ufficio marketing sia sempre operativo, è fermo il lavoro per il lancio della prossima campagna abbonamenti. Ci sono delle idee sul tavolo, soprattutto per premiare chi è stato più fedele alla squadra, ma se non arriva il closing non si sa quale direzione programmatica prendere. Così come l’attività del settore giovanile da ricostruire, nel caso in cui il responsabile Dario Baccin dovesse andare via forse oppure riprogrammare nel caso in cui alla fine Baccaglini dovesse contattare e convincere il dirigente a rimanere a Palermo promuovendolo al ruolo di direttore sportivo. E poi c’è l’aspetto più importante per una squadra di calcio, quello dei giocatori. Chiaramente nell’allestimento della rosa, per non ripetere gli errori del passato, sarà fondamentale tenere in considerazione le esigenze dell’allenatore e del suo staff tecnico. Ma ci sono opzioni da esercitare nel caso in cui si volessero riscattare alcuni dei prestiti e fare scattare le contro opzioni per i giocatori che sono andati in prestito e che si vogliono riportare in sede perché ritenuti utili al progetto per la prossima stagione. Senza dimenticare i contratti in scadenza, che però il Palermo sembrerebbe non avere l’interesse a rinnovare, e i giocatori nuovi da ingaggiare. Per la rivoluzione rosanero serve tempo e al di là delle ricche intenzioni programmatiche il Palermo ne è sempre più povero”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.