Repubblica: “Il caro voli raccontato dai siciliani fuori sede. L’Arabia costa meno del ritorno a casa in aereo. E c’è chi si arrende”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul caro voli che riguarda la Sicilia.
Biglietti d’oro per chi non ha prenotato in anticipo il proprio viaggio di Pasqua in Sicilia. Non solo “caro voli” con il record di 369 euro per un posto di sola andata Roma-Catania su Ita Airways, ma anche i tanto vituperati treni a lunga percorrenza che hanno i posti in esaurimento, con prezzi che sfiorano i 120 euro in prima classe (la tariffa piena di solito non supera 97 euro) e vanno oltre i 60 euro in seconda classe. Ma la vera nota dolente rimangono gli aerei e neanche l’aumento di frequenze decise da Ita Airways e alle quali ha risposto anche Ryanair è riuscito a tenere a bada i prezzi se non per qualche giorno. Le tariffe si erano abbassate nella terza settimana di marzo ma poi sono risalite con l’aumentare delle prenotazioni.
Nessun effetto ha sortito l’arrivo del terzo vettore Aeroitalia, fortemente voluto dal presidente della Regione Schifani. Il debutto fra Sicilia e Roma avverrà solo all’inizio di giugno. «Chi deciderà di muoversi in aereo per trascorrere le feste in famiglia dovrà fare i conti con pesanti rincari dei biglietti — è la denuncia di Assoutenti — il volo di sola andata Roma-Catania di giovedì 6 aprile parte da 369 euro, quello per Palermo da 253 euro». Praticamente andare in Arabia o in Turchia da Palermo costa meno. Dati confermati dalle simulazioni effettuate ieri per i voli di andata e ritorno fra Roma Fiumicino e Palermo e Catania dal 6 all’11 aprile.
Le tariffe risultano in molti casi già proibitive, con Ita Airways fra Catania e la capitale per l’andata dalla Sicilia si spendono da 71 a 183 euro. Più caro il ritorno fra 197 e 222 euro. Negli stessi giorni il Palermo-Roma oscilla fra 111 e 91 euro, il ritorno da 131 a 314 euro. Va leggermente meglio con Ryanair con l’andata intorno ai 90 euro con qualche biglietto anche a 25 euro se si accetta di decollare poco prima di mezzanotte. Il ritorno verso la Sicilia non scende sotto i 110 euro. Ma nel caso della low cost vanno calcolati i supplementi per bagaglio e altri servizi a pagamento che vengono caricati sul biglietto a fine prenotazione. Più di report e simulazioni il caro voli lo raccontano soprattutto i siciliani fuori sede che hanno tentato di rientrare per le feste.
Giuseppe Bonanno, ingegnere palermitano, 34 anni, lavora a Milano e trascorrerà Pasqua in Lombardia e non in Sicilia. «I prezzi sono proibitivi — dice — già prenotando nel periodo natalizio per Pasqua i biglietti erano superiori ai 200 euro per andare e tornare. Un mese fa erano ulteriormente incrementati così ho deciso di scendere lo scorso weekend in Sicilia, spendendo in totale 120 euro con Ita e prenotando sempre con larghissimo anticipo. Ieri però, spulciando nuovamente sul sito della compagnia aerea ho visto che erano stati aggiunti dei voli nuovi a prezzi più bassi. Ma ormai il viaggio lo avevo fatto»