L’edizione odierna de “La Repubblica – Palermo” si sofferma sugli intervenuti di manutenzione al Renzo Barbera.
Il calendario ufficializzato conferma che il Palermo debutterà a Brescia, ma prima di poter giocare in casa sono necessari molti interventi allo stadio “Barbera”. Questi includono la sostituzione dell’impianto di illuminazione con moderni LED, la ristrutturazione dei gruppi elettrogeni e degli impianti elettrici, e il ripristino dei servizi igienici in tutti i settori dello stadio. Inoltre, gli operai dovranno intervenire sui calcinacci pericolanti.
Per risolvere definitivamente i problemi dello stadio, è necessario un accordo tra il club e il Comune. Attualmente, fino al 2026, vige una convenzione che assegna al Palermo la gestione ordinaria e al Comune la manutenzione straordinaria, con un canone di 172mila euro per il 2024 e il 2025, e 143mila euro per il 2026. Tuttavia, queste somme sono ampiamente superate dai fondi che il Palermo sta investendo per mantenere il “Barbera” operativo. Lo stadio è stato persino escluso dalla lista degli impianti per la candidatura dell’Italia agli Europei del 2032.
La soluzione proposta è una concessione trentennale, in cui il Palermo si farebbe carico di tutti gli interventi necessari, stimati in circa 30 milioni di euro, per trasformare il “Barbera” in uno stadio moderno, diventandone praticamente il proprietario. Questa idea, supportata dall’assessore allo Sport Alessandro Anello e dal sindaco Roberto Lagalla, prevede la cessione del diritto di superficie, un accordo a lungo termine simile a quello utilizzato da Juventus e Udinese, che permetterebbe una ristrutturazione con capitali privati.
Nonostante queste sfide, il Palermo inizierà il campionato in salita, giocando le prime tre partite in trasferta contro squadre forti della Serie B: Brescia, Pisa e Cremonese. La prima partita in casa è prevista per il 31 agosto contro il Cosenza, in uno stadio che avrà subito un “lifting” ma che attende ancora importanti interventi strutturali.