Il Palermo è sempre alla ricerca del nuovo allenatore, colui che sostituirà Delio Rossi, al momento ci sono diversi nomi in ballo per la panchina rosanero. L’edizione odierna di “Repubblica” fa il punto della situazione, al momento risulta in ascesa il nome di Pasquale Marino, mentre stabile rimane quello di Beppe Iachini, ormai quasi fuori quello di Delio Rossi. Nonostante il primo contatto privilegiato resti sempre quello con l’attuale allenatore il cui contratto scadrà a fine mese, le sue possibilità di una conferma alla guida dei rosanero sono sempre di meno. Nessun contrasto o divergenza sui piani strategici per la prossima stagione, ma la naturale conclusione di un rapporto di lavoro iniziato praticamente al buio un mese fa a quattro partite dalla fine del campionato, senza alcuno sguardo rivolto al futuro da parte della proprietà e nessuna garanzia tecnica richiesta da parte di Rossi. Già è stato programmato un incontro tra il tecnico romagnolo e il direttore generale, Fabrizio Lucchesi. Nei piani di Lucchesi, infatti, ci sarebbe l’intenzione di risolvere prima la situazione legata al direttore sportivo, ruolo al momento occupato da Rino Foschi, e poi passare alla guida tecnica. Il nodo è complesso: Foschi ha un altro anno di contratto che pesa sulle casse rosanero per 616.900 euro lordi. Un ingaggio totalmente fuori portata in base alle indicazioni arrivate dalla proprietà per il nuovo corso. Per questo prima di ogni decisione su tutto il resto va messa a posto la casella ds che vede fino a giugno del 2020 anche il peso del contratto di Aladino Valoti per 397.900 euro. Ma non si può posticipare troppo perché di panchine libere quest’anno ce ne saranno parecchie e si rischia di rimanere con un pugno di mosche in mano. Assieme al contratto di Rossi, scadranno anche i vincoli con Bruno Tedino e Roberto Stellone che non sarebbero comunque rientrati nei piani di Lucchesi. Il borsino fra gli allenatori candidati alla panchina del Palermo vede stabili le azioni di Beppe Iachini, detentore del record di punti in B con i rosanero. Fra i pro ci sono i suoi successi in B, la conoscenza della piazza e la garanzia del fatto che se accetta significa che il progetto che gli proporranno sarà poggiato su basi solide. Fra i “contro” c’è la concorrenza della Sampdoria e della Spal che potrebbero fare leva sulla possibilità di allenare ancora in serie A dopo l’esonero a Empoli, oltre che su un budget più ampio per rafforzare la squadra rispetto a quello che avrebbe a disposizione il Palermo. Fra i nomi che circolano nelle ultime ore ci sono anche quelli di Pasquale Marino dello Spezia e Vincenzo Vivarini dell’Ascoli. Due tecnici che non hanno proprio un dna rosanero come vorrebbe la proprietà, ma che possono rappresentare delle certezze per la categoria. Marino ha in più la carta delle sue origini siciliane, Vivarini il fatto che il modo in cui ha fatto giocare l’Ascoli ha attirato le attenzioni di molti direttori sportivi. Perde terreno Giovanni Tedesco, che è sotto contratto con i maltesi dello Gzira United ma che ha una clausola per liberarsi in caso di chiamata dal Palermo. La chiamata, però, ancora non arriva e c’è da programmare la prossima stagione nel campionato maltese. Più staccati Eugenio Corini e Francesco Guidolin. Il primo non ha mai fatto mistero del suo legame con la città e l’ambiente rosanero. Il secondo accetterebbe il ritorno allo stress della panchina solamente a determinate condizioni tecniche che per la verità in questo momento non sembrerebbero esserci a Palermo. Fra Guidolin e il suo ex capitano Corini, in leggero vantaggio, è proprio il secondo che però dovrebbe rinunciare alla serie A appena conquistata con il Brescia. Una possibilità che il “Genio” potrebbe anche prendere in considerazione se ci fosse già chiarezza sui programmi e sulla competitività che avrà la squadra nella prossima stagione.