L’edizione odierna de “La Repubblica” approfondisce lo sgombero avvenuto ieri al “Barbera”. Oggi, i dipendenti della vecchia società non potranno presentarsi in ufficio perché troveranno lo stadio chiuso e una pattuglia della polizia municipale. Ieri sono state sostituite le serrature e i dipendenti hanno assistito per tutta la giornata alla passerella dei vertici dell’amministrazione comunale, dell’assessore al patrimonio D’Agostino, fino al Sindaco che ha consegnato l’impianto a Rinaldo Sagramola. Una consegna parziale, considerando che gli uffici delle torri nord e sud non sono ancora disponibili. Il segretario della Slc Cgil Maurizio Rosso ha chiesto la tutela dei dipendenti: «Vogliamo spiegazioni sulla chiusura dello stadio – dice Rosso – e soprattutto chiediamo dove dovranno svolgere la loro attività i lavoratori adesso. Questo sarà il primo punto, alla nuova proprietà ribadiremo la nostra fermezza sul rispetto dei livelli occupazionali e il sindaco deve assumere un impegno serio per la garanzia dei posti di lavoro. Se i presupposti sono questi siamo sereni e tranquilli, altrimenti se dovessero esserci altri piani lotteremo per mantenere fino all’ultimo posto di lavoro». Allo store ufficiale è stato concesso del tempo per svuotare il magazzino facendo però scattare subito la sospensione della vendita. I tecnici comunali hanno trovato la formula per assicurare continuità al lavoro dei giardinieri e la nuova proprietà ha garantito a Palumbo la prosecuzione del rapporto di lavoro anche in futuro. Orlando ha spiegato: «Ho assunto l’impegno di mettere nell’avviso la clausola sociale. Voi per ora siete dipendenti della vecchia società. È vero che non avete più il posto di lavoro qui, ma dovete chiederne conto alla vecchia proprietà. Se non vi danno ascolto ci sono avvocati e sindacati. Non abbiamo messo solamente a casa voi dipendenti, ma anche gli amministratori e i loro oggetti. Dobbiamo liberare lo stadio che è un bene del comune. Non potete pensare che io che non ho mai parlato con la vostra società inizi a farlo adesso per rappresentarvi. Adite le vie legali e vi sosterrò». Ieri, nuova bocciatura per Tuttolomondo: il Tar ha respinto la sospensiva del campionato di B confermando le decisioni degli organi di giustizia sportiva fissando l’udienza di merito per il 9 settembre. Nella motivazione il Tar ha scritto che il Palermo «non ha onorato gli adempimenti richiesti, né il pagamento di numeroso poste debitorie».