Repubblica: “I tifosi scettici: «Senza le firme resta soltanto il solito bluff»”
Nella giornata di ieri è arrivato il comunicato con la quale l’advisor, Maurizio Belli, annuncia la chiusura della trattativa per la cessione del Palermo. I tifosi però sono scettici ed intervistati da la “Repubblica” parlano proprio del cambio al vertice:
“Non ha valore statistico, per carità. Ma su dieci tifosi sentiti, dieci non credono all’annuncio della vendita del Palermo a un misterioso investitore. Scetticismo e stanchezza prevalgono tra gli appassionati del club rosanero, dopo che ieri mattina sul sito della società di viale del Fante è comparsa una nota con cui l’advisor Maurizio Belli ha comunicato che la trattativa con un fondo di investimento straniero è andata in porto. «Le firme ci sono?» , è la prima domanda del fruttivendolo Franco. No, ancora no. «Si sa il nome del compratore?» , chiede, servendo un cliente. No, neanche questo. «E allora è una fesseria, mi creda. Come le tante a cui ci ha abituato il signor Zamparini», è la sentenza definitiva che racchiude il pensiero di molti supporter del Palermo. Camminando per il mercato della Vucciria non abbiamo trovato neanche un tifoso con un briciolo di speranza nella compravendita. Non ce l’ha neanche il giovane Andrea Piazza che allo stadio non si perde una partita: “Seguo la squadra da quando ero piccolo, ho il sangue rosanero. Per questo mi infurio quando vedo Zamparini che gioca con i nostri sentimenti, è chiaro che anche stavolta ci sta prendendo in giro. Il presidente ci ha portato in A, ma il suo tempo è finito, se ne deve rendere conto”. Accanto a lui, a vendere un calzone fritto c’è il padre Salvo Piazza. Si infervora di meno: «Fin quando non vedo il contratto firmato non ci credo. Per me è un altro bluff, non vuole lasciare questo giocattolo. Anche se non capisco fin quando voglia tirare la corda». C’è chi ricorda la trattativa con l’italo americano Frank Cascio, chi quella con l’ex iena Paul Baccaglini o con l’imprenditore foggiano Raffaello Follieri. Come a dire che «agli annunci e alle svolte improvvise ci siamo abituati. Così come non ci farebbe più né caldo né freddo l’ennesimo colpo di scena con cui alla fine tutto resta come è adesso. Cioè nelle mani di Zamparini», dicono due amici, seduti in un bar di piazza Caracciolo. Qualcuno, come il commerciante di via Maqueda Maurizio Mazzone, chiude gli occhi, prova a superare lo scetticismo e a sognare: «Mi dispiace che non si sappia il nome di questo presunto investitore, speriamo che tra un paio di giorni ci sia più chiarezza sull’operazione. Ma se la compravendita dovesse essere vera, spero che il nuovo proprietario sia una persona seria, con un buon capitale alle spalle. Insomma, uno come Zamparini quando arrivò a Palermo, così torniamo a prenderci delle belle soddisfazioni». Nei bar non c’è spazio per le previsioni sulla partita di trasferta di stasera tra i rosanero e il Verona. L’attenzione è tutta sull’annuncio comparso sul sito della società. Ma soltanto pronunciare i termini advisor e fondo internazionale mette in allarme i tifosi. «Non c’è nulla di chiaro, solo fumo negli occhi», ragiona il pasticciere Vincenzo Pellerito, seduto davanti al suo locale di corso Vittorio Emanuele. «Zamparini ha giocato con il cuore dei palermitani. Le squadre vanno gestite prima con la passione e poi con i soldi, lui, da buon imprenditore, ha fatto il contrario» . E allora c’è da essere contenti se cede la società? « Se lo facesse davvero sì. Ma, stia ad ascoltare, sono tutte fesserie»”.