Repubblica: “I tifosi: «Salvezza resta difficile. Salerno e Zamparini ogni giorno si contraddicono…»”

“Per la salvezza serve un miracolo, ma questa vittoria ha dato morale e ossigeno, anche se pesa un mercato che ha ulteriormente impoverito la rosa. All’indomani della prima vittoria stagionale al “Barbera”, lo stato d’animo dei tifosi rosanero è diviso a metà, tra la speranza e lo scetticismo. L’Empoli è lontano, ma era dalla vittoria-salvezza del maggio 2016, conquistata contro il Verona, che non commentavano una vittoria conquistata tra le mura amiche. «Domenica il Palermo ha giocato bene rispetto alle precedenti uscite casalinghe, anche se aveva di fronte una delle poche squadre tecnicamente inferiori», dice Luca Loforti, avvocato di 29 anni. «I segnali dell’ultima settimana sono incoraggianti, ma speriamo non sia un fuoco di paglia, purtroppo per la salvezza serve un’impresa difficilissima, anche perché, anziché rinforzarci, ci siamo indeboliti», aggiunge. «Lopez è partito molto bene, anche se è presto per giudicare. Ieri sono rimasto colpito da giocatori ritrovati come Embalo, che era davvero in palla e Bruno Henrique, mentre Nestorovski è diventato una certezza, ci mette sempre l’anima. Speriamo di continuare la striscia positiva contro una squadra difficile come l’Atalanta», commenta l’imprenditore Alfredo Gulì, fedelissimo della gradinata. «La classifica – aggiunge – resta disastrosa, ma il tifoso vero ha il dovere di crederci finché l’aritmetica non lo condanna». Secondo lo studente Andrea Cannizzaro ha vinto invece chi aveva più fame. «È stata una partita vera, ma alla fine ci abbiamo creduto di più e non abbiamo mai corso grossi pericoli, questa squadra secondo me deve provarci, anche perché il prossimo mese l’Empoli ha un calendario difficilissimo contro Inter, Juve e Lazio. Purtroppo – prosegue il giovane diciassettenne, abbonato in gradinata da quando aveva 5 anni – il mercato non ci ha aiutato perché abbiamo perso una pedina preziosa e in forma come Quaison e un altro giocatore come Hiljemark che ha reso sotto le sue potenzialità, anche per colpa di chi non l’ha saputo valorizzare sul campo». Al di là della classifica e dei calcoli dei prossimi turni, la vittoria non ha scacciato comunque i tormentoni di questa stagione: le delusioni del mercato e le questioni societarie. «Stenderei un velo pietoso su questo calciomercato che dimostra che Zamparini ci creda poco a differenza delle dirette concorrenti che si sono rinforzate o comunque non hanno ceduto pedine importanti», dice Loforti. «Quello che fa più rabbia – aggiunge ancora – è che il presidente prima abbia promesso grandi colpi e poi dopo aver solo ceduto abbia definito ottimo questo mercato, mentre in realtà ha solo ottenuto quello che voleva: non spendere un euro e vedere in campo con più continuità i suoi pupilli. Da tifoso avrei preferito che avesse detto la verità e cioè che la società non aveva i mezzi o la volontà di investire per rinforzare la squadra». Secondo Cannizzaro, invece, ci sono delle palesi contraddizioni all’interno degli equilibri societari: «Il presidente Zamparini e il direttore sportivo Salerno sembrano in mondi diversi e ogni giorno si contraddicono, trovo poi preoccupante che il Palermo abbia rinunciato alla partecipazione al torneo di Viareggio così importante per i giovani talenti, a questo punto Baccin dovrebbe dimettersi»”. A riportarlo è l’edizione odierna de “La Repubblica”.

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Redazione Ilovepalermocalcio