“Questo ennesimo cambio — dice Daniele Mangano, consulente per i clienti di una casa produttrice di videogiochi — era prevedibile. Zamparini non ha dato a Ballardini un organico completo come il tecnico voleva e questo era l’epilogo più naturale che ci potesse essere. Adesso l’inesperto Roberto De Zerbi entra in scena con il suo gioco offensivo, ma mi chiedo se sia davvero pronto con un organico incompleto come quello rosanero ad applicare il suo 4-3-3. Credo sia ora — dice — che il nostro presidente ceda il testimone vendendo la società. Se non vuole dare il club a Cascio che lo priverebbe del suo giocattolino rilevando l’intero pacchetto azionario che lo dia ai cinesi che, formalmente, lo terrebbero con loro come presidente onorario, ma senza la possibilità di fargli fare altri danni come quelli dell’ultimo periodo. Dispiaciuto per l’addio di Ballardini il sottoufficiale di Marina Domenico Serio. «Dispiace perché era riuscito a salvarci — dice Serio — e aveva finalmente fatto la preparazione senza prendere la squadra in corsa. Temo che i giocatori possano risentire anche fisicamente di questo cambio. De Zerbi dalla sua può avere l’entusiasmo di un esordiente.. Può darsi che con gli innesti di Diamanti e Bruno Henrique. Sulla situazione societaria il tifoso ha una sola preoccupazione. «Non vorrei che sia la cordata americana che quella cinese — teme Serio — fossero solo uno specchio per le allodole per sviare l’attenzione durante il calciomercato su una squadra che è largamente incompleta come aveva detto lo stesso Ballardini. Spero che alla fine il Palermo possa passare nelle mani di Cascio: tornare ad avere un presidente tifoso non mi dispiacerebbe affatto». Definisce Ballardini coerente Mariagrazia Credici, consulente finanziaria. «Ha avuto una sola parola — dice la tifosa — Aveva detto che non avrebbe allenato una squadra qualunque e alla fine ha dato seguito al suo ammonimento. Ballardini non ha fatto come Iachini che si è lamentato e poi è rimasto in panchina: lui ha detto che se ne sarebbe andato e ha mantenuto la parola“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Repubblica”.