L’edizione odierna di “Repubblica” parla di preoccupazioni che tornano nuovamente per i tifosi del Palermo dopo le dimissioni del vicepresidente Tony Di Piazza. «Non voglio pensare male – mette le mani avanti Angela Turchio – ma secondo me la famiglia Mirri ha fatto in modo che Di Piazza arrivasse al punto di volere vendere, poi gli presenterà un’offerta che prevede una quota a parità di prezzo e condizioni rispetto un anno fa, al netto del credito che vanta il club nei confronti del socio Di Piazza. In pratica con 1,5 milioni di euro Damir e Dario Mirri diventano proprietari di tutto. Siamo aquile sì, ma con le branchie come gli squali».
E poi ancora « In pochi giorni – dice Riccardo Polizzi – abbiamo perso l’allenatore che ci ha fatto vincere il campionato e al quale i giocatori erano affezionati; il socio americano che aveva parlato di imprenditori statunitensi pronti a entrare in società per dare una mano e noi tifosi la speranza di un futuro ricco e solido. Non vorrei che tutte le belle parole di un anno fa siano già finite. È arrivato il momento per Mirri di scoprire le carte. Se vuole davvero il bene del Palermo dimostri con i fatti quello che sa fare. A noi tifosi di progetti come rosaneroLab e musei ci interessano poco. Vogliamo una squadra che vinca e che ci faccia sentire orgogliosi».