“«Ottimo punto in un campo difficile, ma adesso bisogna correre a partire dalla partita casalinga contro il Novara di Corini». Il pareggio di Frosinone accontenta il popolo rosanero che applaude la compattezza della formazione di Tedino e rimpiange la svista arbitrale sul gol annullato nel finale a Rispoli. Ma tutti concordano sul fatto che manchi la costruzione offensiva del gioco a partire dal centrocampo. «Prima della partita avrei firmato per un pareggio, peccato per il gol annullato a Rispoli che avrebbe dato una svolta al nostro campionato e al giocatore che se recuperato a pieno può dare un grande contributo – dice Arianna Ferrara, 47 anni, segretaria comunale – secondo me a questa squadra è mancato il legame tra centrocampo e attacco, che nelle ultime partite era stato colmato da Chochev, protagonista di due assist a Nestorovski ». Secondo Fabio Di Pasquale, imprenditore di 35 anni, la radice dei problemi di una squadra che ha segnato 10 gol in 9 partite e che ancora non riesce ad esprimere tutto il potenziale offensivo, risiede proprio nel centrocampo. «L’attacco del Palermo è ottimo per la categoria, ma manca un regista dai piedi buoni, un uomo esperto e che ragiona e detta i tempi come faceva Eugenio Corini e quindi la manovra offensiva ne risente: non abbiamo tante soluzioni o palla lunga a scavalcare la linea mediana o insistere sulle fasce, mentre servirebbe una manovra corale con più soluzioni ». È d’accordo anche Alfredo Mineo, addetto al marketing e alle vendite per un’azienda palermitana, che bacchetta anche Nestorovski: «È un grande giocatore, ma se mancano gli automatismi in attacco, un po’ dipende anche da lui, che a volte sembra voler risolvere le situazioni da solo», dice il ventiquattrenne, che segue la squadra in gradinata con la famiglia, oppure da solo in curva. E che resta ottimista: «Penso che questa squadra è comunque costruita per la promozione, se vince in casa e a Frosinone in trasferta, nel test più difficile, ha difeso con ordine e autorevolezza, il gol annullato lascia l’amaro in bocca, ma sono episodi che fanno ben sperare, chissà che in futuro portino delle soddisfazioni ». Cresce invece l’entusiasmo per le prestazioni di alcuni giovani acquisti. Oltre al solito Coronado, i tifosi rosanero premiano i tre giovani polacchi Muraswski, Dawidovicz e Szyminski e il francese Gnahoré. «I polacchi mi hanno convinto, la forza di questa squadra è anche il fatto che ci siano giocatori che scalpitano per una maglia e che vogliono ritagliarsi uno spazio, una concorrenza che può solo stimolare tutti a fare bene e mettere l’allenatore in difficoltà sulle scelte», dice ancora Di Pasquale. Arianna Ferrara elogia, invece, il portiere Alberto Pomini. «È una risorsa fondamentale, è bravo ed esperto, Posavec ha delle qualità, ma paga inesperienza e il peso di un ambiente che lo mette in difficoltà», dice la super tifosa, che ha confermato la tessera in gradinata sin dal primo giorno della campagna abbonamenti di Viale del Fante. E tutti cominciano ad apprezzare la mano di Tedino. «Non è Guardiola, ma ha creato una squadra motivata attorno a un gruppo di giovani, forse ancora preferisce non rischiare e non scoprirsi e per questo il Palermo pareggia molte partite», prosegue Ferrara. «Credo sia un buon traghettatore come Iachini e ha avuto il merito di recuperare pedine come Struna – dice invece Mineo – e la fine delle convocazioni delle nazionali potrebbe dargli finalmente la possibilità di avere tutti a disposizione e preparare la meglio alcuni meccanismi tattici o cambiarli e, soprattutto, recuperare un giocatore importante come Trajkoviski ». Per Di Pasquale, infine, l’arma in più potrebbero essere i tifosi. «La squadra può allungare la classifica e in questo la potrà aiutare il popolo rosanero, la gente ha voglia di calcio e a poco a poco tornerà a riempire lo stadio, io dopo anni di abbonamento seguo la squadra quando posso in curva nord inferiore»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.