“La classifica è positiva e la squadra ha tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo finale, ma i tifosi del Palermo vedono il bicchiere mezzo pieno: «Questo Palermo può e deve fare di più e per riempire gli spalti del “Barbera” servono delle vittorie nette». Dopo il pareggio a reti bianche ad Ascoli, il popolo rosanero chiede una svolta a una squadra che ancora una volta non ha convinto sul piano del gioco. «Sabato è stata una partita noiosissima contro una delle squadre più scarse della serie B, dove il Palermo, in perfetta media inglese, ha fatto il compitino: al di là dell’assenza di Nestorovski, senza il gioco queste partite non le vinci», dice Stefano Liberti, 41 anni, agronomo. Un risultato che Mario Butera, architetto di 45 anni, attribuisce anche a un attacco incapace di segnare come le dirette concorrenti. «Se mancano il macedone e Coronado che inventa il Palermo non segna e allora l’unico modo per sopperire è giocare bene – dice il supertifoso, che dopo 12 anni quest’anno non ha rinnovato la tessera in dissenso con la società – Mi spiace ma, nonostante Tedino sia preparato, ancora non ho ben chiaro quale sia la sua idea di gioco». Un’analisi in linea con quella di Federico Lima, studente di 25 anni di Giurisprudenza. «Negli anni abbiamo visto grande calcio e adesso ci dobbiamo accontentare di quello che abbiamo. Sono contento a metà, ma sicuramente manca qualcosa dalla trequarti in su, senza Coronado e Nestorovski non si creano occasioni pericolose e giocatori come La Gumina hanno già sprecato buone chance per non farli rimpiangere – dice il giovane tifoso, anche lui senza più l’abbonamento in tasca – per il resto la squadra ha bisogno di un’impronta forte dell’allenatore, che in alcuni casi ha pure sbagliato i cambi in corsa, come è avvenuto nella partita casalinga contro l’Empoli». Per Liberti i rosanero scontano anche un problema di adattamento al campionato: «C’è un blocco psicologico, non abbiamo fatto ancora il classico bagno di umiltà per calarci nella categoria, adesso per battere il Parma servirà qualcosa di più», dice ancora Liberti. E senza il gioco e le vittorie convincenti secondo i tifosi è difficile che gli spalti del Barbera tornino a riempirsi. «Il pubblico rosanero si appassiona facilmente, basterebbero due o tre prestazioni convincenti perché la gente ha voglia di andare allo stadio», aggiunge Liberti. «La tendenza degli ultimi anni è stata una continua discesa per ragioni che tutti conosciamo e al resto ha pensato forse la crisi economica, ma da parte della società non c’è mai stata una grande attenzione agli abbonati storici, con gadget e promozioni ad hoc», dice invece Butera, che quest’anno ha giurato di disertare lo stadio a prescindere dai risultati. I tifosi intervengono anche sulla recente vicenda della Lega di serie B, che non ha accolto la proposta del Palermo di rinviare le partite che si incrociano con gli impegni delle nazionali. «È assurdo che non si prenda in considerazione questa vicenda che smantella il Palermo ogni volta che ci sono le convocazioni – aggiunge Butera – questa è la conferma che la società, a prescindere dalla figura vulcanica di Zamparini, non abbia mai avuto un grande peso specifico nella Lega». E adesso sono tutti concentrati sulla gara con Parma, ma c’è già chi spera nel mercato di gennaio. «L’organico è coperto in ogni reparto e sicuramente sarà giudicato adeguato dalla proprietà – conclude Lima – ma questa squadra avrebbe bisogno di qualche ritocco a centrocampo, dove Murawski e Gnahoré sono delle sorprese, anche se manca un po’ di qualità e una valida alternativa a Coronado, mentre bisogna valutare bene il rientro di Balogh e Monachello»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.