“Questo Palermo è deludente e soporifero, così si rischia davvero la retrocessione. L’allenatore deve rendersi conto del tasso tecnico dei giocatori di cui dispone, altrimenti è arrivato il momento di cambiare e affidare la squadra ad un mister più esperto. E qualcuno fa già il nome di Edy Reja. All’indomani della sconfitta contro il neopromosso Cagliari, i tifosi rosanero non usano mezzi termini per esprimere la propria delusione e le perplessità sulle scelte di De Zerbi. «Domenica ho visto solo un primo tempo soporifero, poi ho cambiato canale, è evidente che la squadra non abbia i mezzi tecnici per fare il gioco che chiede l’allenatore», dice Manfredi De Bellis, figlio di Tonino, storico difensore e allenatore dei rosa. «Cambiare allenatore in corsa è sempre un male, ma De Zerbi è in stato confusionale. In conferenza stampa si arrampica sugli specchi su risultati futuri che non si concretizzano e se pensa di continuare con schemi di gioco che la squadra non può seguire prenderà altre batoste come quelle in casa contro il Torino», aggiunge l’assicuratore cinquantenne con un passato da cestista, che vedrebbe benissimo in rosa un allenatore esperto della caratura di Edy Reja. È d’accordo anche Valerio Pace, praticante avvocato di 27 anni, che rincara la dose: «Non è normale che un allenatore cambi modulo e 6-7 giocatori ogni domenica e che, dopo due mesi, non abbia trovato la quadra di una squadra senza identità, gli altri corrono ed esprimono un gioco sulle corde delle loro possibilità». Un modulo che secondo molti non valorizza alcuni giocatori: «Abbiamo in rosa giocatori come Embalo e Quaison, molto veloci e utili nelle verticalizzazioni e nelle ripartenze, ma per metterli nelle condizioni di far male serve un gioco diverso dai fraseggi e il possesso palla che i nostri non sono in grado di fare», dice Francesco Ardizzone, dottorando in biotecnologie di 27 anni che, la scorsa settimana, ha sfidato il meteo per tifare i rosa contro l’Udinese. «Poi, ci sono altri giocatori rosanero come lo svedese Hiljemark che sono solo l’ombra del calciatore che abbiamo ammirato l’anno scorso», aggiunge il giovane tifoso. È ancora più pessimista Gabriele Di Mitri: «Le partite con Udinese e Cagliari sono quei match in cui bisogna fare qualche punto e invece siamo rimasti a secco, ma la verità è che in questo momento è difficile trovare una diretta concorrente per la salvezza che esprima un calcio peggiore – dice l’ingegnere di ventisei anni – se non si interviene a gennaio con 3-4 innesti di esperienza in tutti i reparti sarà difficile restare nella massima serie».
Anche se il campionato è appena iniziato, «le altre» per molti tifosi sono tre squadre precise con le quali il Palermo si giocherà la permanenza in serie A: Le due neopromosse Crotone e Pescara e l’Empoli. «Per vincere questo mini campionato a quattro squadre, bisogna invertire la rotta e possibilmente giocare con un calcio difensivo e di rimessa guidato da un allenatore d’esperienza per limitare i danni fino a dicembre, poi servono rinforzi», conclude Manfredi De Bellis.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.