Repubblica: “I tifosi adesso tornano a sperare: «Adesso una vittoria al Barbera»”

““Miracolo a Genova”, “vecchio cuore rosanero”, “non ci posso credere”. Fino al quarantaquattresimo minuto di Genoa-Palermo sui forum di Facebook come “Gruppo Palermo Calcio”, il “Bar Sport Rosanero” o “Palermo Rosanero” regnava la stessa tristezza degli ultimi due mesi, ma soprattutto il silenzio di un tifo rassegnato che diserta lo stadio o spegne la tv prima del tempo. Poi l’uno-due di Rispoli e Trajkovski ha risvegliato il mondo rosanero del web, con un entusiasmo che non si vedeva dall’ultimo successo con l’Atalanta, oppure dalle ultime gare emozionanti dei rosa di Iachini, Dybala e Vasquez. Già, perché sotto per 3 a 1 i primi a non crederci erano proprio i tifosi, cui è bastato un sussulto di orgoglio per ritrovare la speranza della salvezza, a patto di cominciare a raccogliere punti al Barbera. «Avevamo iniziato con le solite ingenuità difensive, ma poi ho notato una reattività che non mi sarei mai aspettato», dice il biologo Leonardo Porretto, che in questa stagione, dopo vent’anni di abbonamenti tra serie A, B e C aveva deciso di non rinnovare la tessera per protestare contro le scelte di una dirigenza che aveva ulteriormente indebolito la squadra. «Questa vittoria è fondamentale, ci voleva per motivare il gruppo e può essere la svolta, adesso con il Pescara ci attende un match decisivo, ma se i ragazzi entrano in campo con lo stesso spirito possiamo vincere e chiudere al meglio un inizio stagione disastroso», aggiunge. Non è molto diversa l’analisi di Daniele Paternicola, funzionario dell’Ordine dei dottori commercialisti. «Avevamo subito i soliti tre gol a cui ci siamo abituati e invece ce l’abbiamo fatta in modo rocambolesco anche grazie alle scelte di Corini, che questa volta ha davvero azzeccato tutti i cambi ed è riuscito a motivare la squadra. Adesso – prosegue – è importantissimo ritrovare il rapporto con il nostro campo, dove finora è mancata la giusta serenità e autostima», conclude Paternicola, che elogia il bel gol di Robin Quaison: «Se quel gol lo avesse fatto un Higuain, a quest’ora sui giornali non si parlerebbe d’altro». Sul contributo di Eugenio Corini è d’accordo anche Davide Cirringione. «Questa vittoria ha dimostrato il carattere del “capitano”, che ha avuto il coraggio di inserire Diamanti quando tutto sembrava perduto, anche se la fortuna e, soprattutto, il Genoa e le sue amnesie ci hanno aiutato». Ma per tutti la salvezza resta un obiettivo difficile, che passa dal recupero del terreno perduto in casa, dove il Palermo non ha mai vinto né contro le big né contro formazioni più abbordabili. «Una volta il Barbera era il nostro fortino e non passava nessuno – aggiunge il medico ventisettenne – oggi non vinciamo più e vincere giovedì significa andare in vacanza vicino all’Empoli in attesa dello scontro diretto contro la nostra principale rivale per non retrocedere». Più scettico invece il fotografo Giuseppe Nicotra, che domenica sera, quando il Palermo era in svantaggio, aveva spento la tv. «Nessuno si aspettava questa vittoria fondamentale, però è presto parlare di svolta, la squadra ha messo impegno e ha avuto più coraggio, ma bisogna fare punti in casa e giovedì sera sarà una bella lotta, anche se da tifoso mi sento di sperare che quest’anno ci salveremo»”. Questo quanto si legge su “La Repubblica”.

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Redazione Ilovepalermocalcio