L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara che il Palermo oggi giocherà contro il Palermo.
C’è una soglia psicologica in palio nell’anticipo contro il Catanzaro che la dice lunga sull’importanza dello scontro diretto in zona play-off: in caso di tre punti, seppure per una notte, i rosanero aggancerebbero la Cremonese al terzo posto. Per il resto, il tema tattico è l’assenza del bomber Matteo Brunori. L’ultima volta che il capitano non è partito titolare (ma in quella occasione non era squalificato ed è subentrato), il Palermo ha giocato con Soleri e Mancuso in un 4-3-3, che in realtà sembrava più un modulo a due punte.
Contro il Catanzaro, il bomber subentrante si è conquistato una maglia da titolare e sembra che Mancuso possa entrare a gara in corso. Così, per lo scontro diretto della zona play-off del “Ceravolo”, l’unico vero dubbio di formazione riguarda il terzo si centrocampo che affiancherà gli insostituibili Gomes e Segre. Come ha sottolineato lo stesso Corini alla vigilia, il debutto del nuovo arrivato Filippo Ranocchia è un’opzione: «Per me è un giocatore di qualità che può fare tutti e tre i ruoli di centrocampo, ma lo vedo bene sulla trequarti», ha detto il tecnico.
Un indizio che lascia intendere che potrebbe essere lui il prescelto per giocare a ridosso della linea di attacco, nel ruolo di cerniera in cui, contro il Modena, si è disimpegnato Henderson. Ma il 4-3-3 è un credo che non si tocca («il modulo con cui la squadra si è comportata meglio», ha ribadito l’allenatore). E in campo dovrebbero andare Pigliacelli tra i pali; Lund, Ceccaroni, Nedelcearu e Graves in difesa; Gomes, Segre e uno tra Henderson e Ranocchia a centrocampo; e poi Insigne e Di Francesco larghi a supporto di Soleri punta. Convocato anche Salim Diakité, l’ultimo acquisto del Palermo e fresco di firma del contratto che lo legherà al club fino al 2028.