Repubblica: “I rosa volano con la “ Zona Stellone””
L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato il momento di forma che sta attualmente vivendo la squadra di Stellone. Una squadra che nelle ultime settimane ha avuto la capacità di sbloccare le gare nei minuti finali. Ecco quanto si legge: Qualcuno l’ha ribattezzata “Zona Stellone”. Renato Cesarini, l’uomo che ha legato il suo nome alla zona in questione, non si offenderà se per i tifosi del rosanero la capacità della squadra siciliana di decidere le gare nei minuti finali, è ormai diventata la “Zona Stellone”. Cesarini era diventato celebre proprio per la sua capacità di segnare negli ultimi minuti delle partite, esattamente come la squadra di Roberto Stellone. I rosanero, infatti, sono riusciti a mettere insieme dieci punti su dodici segnando negli ultimi cinque minuti di partita. Secondo alcuni si tratta un caso, ma per altri rappresente la capacità di continuare a lottare e a credere alla possibilità di raggiungere il risultato. A parte la sfida di Carpi, vinta 3- 0 dal Palermo, negli altri quattro match della gestione Stellone i rosanero hanno raccolto il massimo che la situazione permetteva proprio negli ultimi minuti di gara. Nella gara d’esordio di Stellone contro il Crotone, il successo è arrivato con un gol di Nestorovski al quarantunesimo del secondo tempo; contro il Lecce è stato Puscas a regalare la vittoria al tecnico romano al quarantesimo; la rete del pareggio di Struna nel match contro il Venezia è arrivata al quarantacinquesimo; e con il Cosenza è stato ancora una volta Puscas, sempre al quarantacinquesimo, ha trovare il gol della vittoria. Stellone è stato bravo a trasmettere alla sua squadra la voglia di crederci fino alla fine, una peculiarità annunciata anche in sede di conferenza stampa di presentazione. Ma non basta dire ai giocatori di premere sull’acceleratore, per riuscirci servono anche alcune contromisure. Contro Lecce e Cosenza, per esempio, Stellone ha inserito l’autore di entrambi i gol decisivi, Puscas, a gara in corso, mentre nelle altre ha ridisegnato l’assetto della sua squadra cercando di aumentare la pericolosità. Le scelte di Stellone hanno trovato terreno fertile grazie ad una rosa che anche nella scorsa stagione aveva messo in mostra questa capacità anche sotto la gestione di Bruno Tedino. Il merito di Stellone è stato quello di avere esaltato questa caratteristica. Ma c’è chi sottolinea che sarebbe meglio chiudere prima le partite. Cosa che il Palermo c’è riuscito a fare solo contro il Carpi: un 3-0 con reti spalmate lungo tutto l’arco della partita.