Repubblica: “I rosa vincono ma non basta. Adesso serve un’impresa”
“Il sogno del Palermo di arrivare in serie A senza passare dai playoff si è spento presto. Già al decimo minuto del primo tempo quando Ceravolo ha portato in vantaggio il Parma nella sfida contro lo Spezia. Sì, perché che il miracolo sportivo si compisse, tra le varie combinazioni di risultati c’era che il Parma non vincesse il suo scontro diretto. Eppure, quasi che qualcuno si fosse divertito a giocare con le coronarie dei tifosi rosanero, sino alla parte centrale del secondo tempo i risultati sono rimasti in bilico e con loro il Palermo, vittorioso a Salerno per 2 a 0, è rimasto per lungo tempo su di un crinale: da una parte la serie A, dall’altra gli spareggi. Poi, le notizie che man mano sono arrivate dagli altri stadi, tutte negative per la formazione di Stellone, hanno spento le flebili speranze dei rosanero. L’ultima giornata della stagione regolare è stata come un giallo del quale pensavi di sapere in anticipo l’assassino ma che per arrivare a smascherare il colpevole ha riservato mille sorprese e colpi di scena sino a pochi minuti prima dei titoli di coda. Un “The end” che dice che i rosanero andranno agli spareggi da quarti, che entreranno in ballo direttamente nelle semifinali, e che dovranno vedersela con la vincente del confronto del “Penzo” tra Venezia e Perugia. Il gol di Ceravolo per il Parma è stato l’antipasto di cinque minuti di fuoco tra gli stadi di La Spezia e Frosinone. Prima, alla mezzora, il rigore calciato alto da Gilardino, ex di Parma e di Palermo che ha poi chiesto il cambio in polemica con i fischi dei suoi tifosi, che avrebbe potuto dare il pari allo Spezia. Cinque minuti dopo il gol di Mazzeo che a Frosinone ha portato in vantaggio il Foggia. Il gol meno pronosticato alla vigilia che ha ridato vigore a distanza anche alle speranze del Palermo. Un Palermo che per tutto il primo tempo ha spinto, si è visto annullare un gol regolarissimo di Rispoli, ha visto il portiere di casa impegnato in diverse occasioni e, finalmente nel primo minuto di recupero, passare in vantaggio con il tiro da fuori di Chochev. Una volta archiviata la pratica del gol del Palermo a Salerno, l’attenzione di tutti si è spostata a La Spezia e a Frosinone in attesa di una notizia che avrebbe potuto aprire o chiudere definitivamente le porte del paradiso. E la notizia è arrivata al sedicesimo della ripresa quando Ciciretti ha messo in rete il gol del raddoppio del Parma che ha definitivamente fatto fuori gioco il Palermo a prescindere da quello che è stato poi il risultato di Frosinone- Foggia che, comunque, al ventitreesimo, proprio mentre a Salerno Trajkovski colpiva un palo, ha visto i ciociari pareggiare dando il colpo di grazia a quelli che potevano essere gli incastri positivi in favore del Palermo. La classifica finale sembrava averla messa a posto l’autogol di Rubin per il Frosinone, ma il pari di Floriano per il Foggia, dopo che a Salerno La Gumina aveva segnato il 2 a 0, ha regalato la promozione diretta in serie A al Parma. Inutile stare adesso a chiedersi perché una squadra, che il suo proprietario a inizio della stagione aveva pronosticato promossa con dieci punti di vantaggio sulla seconda, sia invece arrivata a quattordici punti dall’Empoli. Quello che conta è ripartire cercando nuove energie e nuovi stimoli per centrare la promozione dalla porta di servizio. L’interrogativo è se il Palermo avrà stimoli ed energie per compire quella che è diventata un’impresa”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.