“La squadra questa volta non c’entra. Le attenzioni dei tifosi del Palermo sono tutte rivolte al presidente Maurizio Zamparini. È lui a catalizzare le contestazioni dei sostenitori. Al patron, oltre che l’immobilismo sul mercato di questi giorni, è rimproverato anche il disimpegno progressivo delle ultime stagioni con mancati investimenti sia nei confronti della squadra che su nuovo stadio e centro sportivo. I tifosi, che parlano sempre più spesso di promesse non mantenute, dopo le petizioni online e i gruppi sui social network, hanno deciso di alzare il tiro convocando una manifestazione per mercoledì prossimo alle 18,30 in piazza Alcide De Gasperi. In città circola già il volantino. «Svegliati Palermo! – si legge testualmente – Zamparini non dovrà prendersi gioco dei nostri colori e della nostra passione! Per troppo tempo abbiamo creduto alle sue promesse. Tutto, ormai, rivela che si trattava solo di fandonie. Il Palermo è dei palermitani! Riprendiamoci i nostri colori! Marciamo tutti uniti in difesa dei colori rosanero!». Le intenzioni degli organizzatori sono quelle di portare in piazza almeno quattrocento persone. «Vogliamo dimostrare al presidente – dice uno dei promotori della manifestazione – che non è vero che a protestare è solo l’un percento della tifoseria. Zamparini non ha per nulla il polso della situazione in città. Solo pochi ormai credono alle sue parole». La manifestazione di mercoledì prossimo non è l’unico esempio che testimonia il basso indice di gradimento nei confronti della gestione attuale di Zamparini. C’è persino chi ha lanciato una raccolta di firme per sensibilizzare contestualmente il presidente a farsi da parte e il sindaco Orlando a intervenire per cercare acquirenti interessati alle quote della società. Dopo gli striscioni “Zamparini vattene” che sono comparsi nei giorni scorsi in vari punti della città e quello esposto direttamente a Bad Kleinkirchheim, il clima in città non è proprio quello di festa e per questo motivo ancora non è stato deciso se il primo allenamento in città della squadra, lunedì prossimo, si terrà al “Barbera” a porte aperte o a Boccadifalco a porte chiuse. L’idea è quella di evitare quanto più possibile contestazioni, anche se rispetto a quelle organizzate dagli ultrà verso la fine della stagione scorsa, questa volta non sono i giocatori a essere sotto accusa, bensì la presidenza. Ad accendere ulteriormente i toni ieri pomeriggio ci ha pensato un’indiscrezione pubblicata online dalla Gazzetta dello Sport, e rilanciata in pochissimo tempo dai tifosi, secondo cui sarebbero stati sequestrati a breve i soldi pagati dal Siviglia per il cartellino di Vazquez a causa del mancato pagamento della prima rata dell’accordo sottoscritto fra Foschi e il fondo Pencil Hill di Mascardi per il debito legato a Dybala. Voci che hanno spinto la società rosanero ad agire in contropiede. «Tredici giorni fa – spiega Enrico Sanseverino, avvocato del club rosanero – io e l’avvocato Francesco Pantaleone, in rappresentanza della società di viale del Fante, e gli avvocati Gianluca Retucci e Sergio Sanchez per la Pencil Hill, abbiamo raggiunto a Vergiate un accordo e sottoscritto un atto di transazione che prevede il pagamento immediato di 2,5 milioni di euro che è stato regolarmente onorato. L’accordo prevede che saranno corrisposte ulteriori rate fino all’esaurimento del debito degli altri 10 milioni di euro con scadenze e garanzie alternative nel caso di mancati pagamenti. Oltre che la rettifica immediata di quanto pubblicato, abbiamo predisposto azioni a tutela della società perché una notizia del genere in questo momento crea solo un danno enorme»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.