“Dieci giorni di allenamenti per creare un gruppo che non sarà lo stesso che inizierà il campionato. Sembra un paradosso, ma è la realtà dei fatti guardano quello che accade in casa Palermo e soprattutto ascoltando le parole del patron Maurizio Zamparini. Ieri il friulano ha confermato ciò che per la verità si era già capito nonostante le parole di circostanza dei giorni scorsi: nemmeno Nestorovski, Goldaniga e Rispoli sono incedibili. «Di assolutamente incedibile non c’è nessuno – dice Zamparini ai cronisti presenti nel ritiro austriaco – se mi danno 100 milioni vado via anch’io. Nestorovski al momento non ha ricevuto offerte che ci possono allettare, ma se viene fuori un’offerta di un certo tipo che ci permette di andare su un altro giocatore altrettanto forte se ne può parlare. Goldaniga ha chiesto di andare via, vediamo se riusciamo ad accontentarlo. Anche Rispoli aveva chiesto di andare via, ma se nessuno lo chiede resta con noi». Parole che sono arrivate dopo un colloquio fra l’allenatore Bruno Tedino e i difensori Rispoli e Goldaniga e soprattutto dopo un fitto scambio di idee fra lo stesso allenatore, il direttore sportivo Fabio Lupo e Zamparini. Quello che oggi lascia il ritiro di Bad Kleinkirchheim è un Palermo che è destinato a cambiare ancora pelle rispetto alle indicazioni iniziali, sia fra coloro che si potevano considerare titolari, sia fra gli altri. I provini di Tedino hanno portato a decidere la partenza di Alastra e Marson fra i portieri, con il futuro di Fulignati ancora da decidere e Alberto Pomini candidato a diventare il vice Posavec sin dal primo giorno di lavoro a Palermo alla ripresa della preparazione. In difesa lo svincolato Giuseppe Bellusci non basta a rimpiazzare l’infortunato Ingegneri e proprio al mercato degli svincolati si guarda per cercare altri rinforzi per la retroguardia: l’ultimo nome in ordine di tempo che circola è quello di Simone Sini, venticinquenne lasciato libero dalla Virtus Entella. Nelle gerarchie di Tedino il terzetto di difesa titolare ha già due maglie assegnate con Cionek e Struna, con Accardi che gode della fiducia in questi giorni, ma che sarebbe il primo a saltare se dovesse arrivare un titolare. A centrocampo in mezzo Jajalo e Chochev sono i titolari, con i due nuovi arrivi Eddy Gnahorè e Radoslaw Murawski impegnati a risalire posizioni nelle gerarchie. Sulle fasce da sicuro partente Morganella si ritrova titolare a destra con Rolando a sinistra, ipotesi che libera la possibile cessione di Aleesami. In attacco Coronado e Trajkovski hanno già guadagnato le maglie da titolari come il capitano Nestorovski che però, paradossalmente, è l’unico che non è sicuro di iniziare il campionato con la maglia rosanero. Individuata la rosa dei titolari, tutti gli altri sono pronti per essere ceduti e rimpiazzati da alternative meno scalpitanti. «Per la cessione di Lo Faso – dice Zamparini – aspettiamo il suo agente Pastorello. Vediamo che offerte porta. Bentivegna ha bisogno di andare a giocare, non vorrei fargli fare tutto il campionato in panchina. Davanti non ci manca niente, anzi ne abbiamo qualcuno in più. Diamanti si sta allenando bene, ma è fuori rosa. Su Stefan Silva non ci puntavamo per niente, ma sta lavorando bene, magari lo mandiamo in prestito a giocare». Il proprietario, insomma, è soddisfatto. «Tedino è contento dei ragazzi – dice Zamparini – lo è anche il direttore sportivo, nonostante i giornali dicano che siamo una squadra incompleta e non abbiamo fatto mercato, abbiamo fatto un mercato eccezionale e abbiamo completato tutti i reparti nella migliore della maniere. Se guardate le altre di B vedrete che noi abbiamo fatto meglio».”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.