L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’amichevole pareggiata dal Palermo contro il Bologna.
Mancherà ancora qualche pedina fondamentale come un esterno di sinistra, ma questa volta la condizione fisica è cresciuta, e il 2-2 dell’amichevole del Palermo con il Bologna a Rovereto può rinfrancare Corini per diversi buoni motivi. In alcuni frangenti i rosanero hanno provato a creare occasioni contro un avversario tecnicamente più forte, e tutti hanno dimostrato grande applicazione.
C’è stata poi una reazione nel secondo tempo, quando il Palermo, che aveva cambiato tutti i giocatori, ha recuperato i due gol di svantaggio nei confronti degli emiliani di Thiago Motta, a onor di cronaca in campo con tante secondo linee. L’altro aspetto da mettere in risalto è che la partita è stata decisa da chi era stato finora considerato una seconda linea con le valigie in mano. Come Edoardo Soleri, uomo-partita e autore ieri di una spettacolare rovesciata che è valsa il gol del pareggio finale, ma anche del colpo di testa che aveva spalancato la rete a Damiani — un altro giocatore dato in partenza — per il gol del 2-1.
Detto questo, ogni considerazione tecnica sul risultato dell’amichevole di lusso deve tenere conto anche del fatto che nel primo tempo, chiuso con il vantaggio del Bologna per 1-0 con la rete al 5’ di Barrow, si è visto il divario tecnico tra le due squadre. Nella prima frazione il Palermo, che ha schierato il 4-3-3 già visto nelle prime amichevoli, con Vasic titolare da mezzala al posto di Saric, ha subito un gol a freddo da Barrow. Poi ha sofferto ogni volta che il Bologna alzava il ritmo con qualità, costringendo i rosa a chiudersi in difesa cercando di ripartire.