Repubblica: “I rosa british non scaldano il «Barbera»”

L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato la gara del Palermo di ieri, ma soprattutto il Barbera che continua a restare desolato. Ecco quanto si legge:

“Doveva essere il primo di quattro sprint volanti per il titolo d’inverno e invece, contro il Livorno, il Palermo frena in casa e non va oltre il pareggio per 1 a 1. Ma doveva essere soprattutto la partita della riconciliazione con il pubblico dopo la svolta societaria e invece gli spalti desolatamente deserti hanno rappresentato la testimonianza visiva di come il Palermo inglese non sia ancora riuscito a scaldare la gente rosanero e soprattutto non sia riuscito a convincere i tifosi. Chissà, la spiegazione di questo continuo distacco risiede forse nello scetticismo che ancora aleggia intorno alla presunta nuova proprietà o, più probabilmente, nella presenza di Zamparini, ancora virtualmente proprietario della società, che aleggia sul “Barbera”. Fatto sta che il trend che accompagna il Palermo in questa stagione è continuato anche con il Livorno e alla squadra è mancata quella spinta che invece gli uomini di Stellone per quello che hanno fatto sin qui avrebbe meritato. Sarebbe bello sapere cosa hanno pensato Clive Richardson e Dean Holdsworth seduti in tribuna d’onore per la prima volta al “Barbera” vedendo uno stadio praticamente deserto nonostante la squadra prima in classifica. Chissà se veramente hanno pensato che il Palermo ha bisogno di un nuovo stadio o piuttosto ha la necessità di riempire quello che già ha. […]. Il problema è capire perché la gente non risponde. Perché non crede veramente alla svolta oppure perché vuole ancora vederci chiaro e sospende il giudizio? Una risposta che chissà se arriverà mai e che certo non ormai non cerca Roberto Stellone il quale, insieme alla squadra, sta facendo tutto quello che deve fare per portare i tifosi allo stadio. Una impresa che sino ad ora non è riuscita nonostante il bel campionato e il primo posto in classifica. E allora, Stellone non può non guardare in maniera sconsolata quello che avviene. «Ci sono partite nelle quali la palla non vuole entrare e magari, con un batti e ribatti e la spinta di ventimila spettatori, alla fine il gol arriva. Non è lo stesso se allo stadio vengono in tremila invece che in ventimila. Io non posso che ringraziare chi viene allo stadio e ci segue anche in trasferta. Questa squadra sta facendo il massimo e meriterebbe un cornice di pubblico diversa. Ma se la gente non vuole venire non posso certo obbligarla io».[…]”.

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Redazione Ilovepalermocalcio