“I lupi di Avellino. Al Barbera la squadra a trazione palermitana”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara in programma domenica tra Palermo e Avellino, una squadra quella dei lupi a trazione palermitana.

La sfida tra Palermo e Avellino di domenica non è importante soltanto per Giuseppe Fella, che affronta per la prima volta da ex i “lupi”, con cui l’anno scorso ha realizzato nove reti. Oltre all’attaccante rosanero, autore di una doppietta a Vibo Valentia, la partita del “ Barbera” rappresenta un ritorno a casa per diversi calciatori biancoverdi. Sono ben cinque infatti i palermitani dell’Avellino: gli attaccanti Vincenzo Plescia e Antonio Di Gaudio, l’esterno Agostino Rizzo, il difensore Luigi Silvestri e il centrocampista Santo “ Sonny” D’Angelo. Quest’ultimo – che punì i rosa nella sfida play-off dello scorso maggio esultando dopo il gol e ricevendo insulti da alcuni palermitani definiti dal centrocampista «finti tifosi » – però difficilmente sarà della partita: assente da tre turni a causa di un infortunio, non è ancora al cento per cento.

Affronterà il club della propria città Antonio Di Gaudio, che nel 3-0 contro la Paganese si è sbloccato con un destro piazzato. Nato nel quartiere Borgo Nuovo e cresciuto nel settore giovanile del Palermo – dove ha vinto il campionato Allievi regionali – non ha mai vestito la maglia della prima squadra, sfiorandola solamente: era stato uno degli obiettivi di mercato della passata stagione sia nella sessione estiva sia a gennaio, quando è passato al Chievo in Serie B. Quest’estate si era perfino allenato nel parco della Favorita in attesa di trovare una sistemazione, mentre i calciatori di Giacomo Filippi svolgevano il pre- ritiro. Ma le strade dell’attaccante esterno e del Palermo non si sono incrociate. «Per noi palermitani sarà sicuramente un incontro importante perché quando giochi davanti alla tua famiglia vuoi dare sempre qualcosa in più – ha detto Di Gaudio – Non sarà facile: i rosanero sono un’ottima squadra, piena di giocatori di qualità, ma noi dobbiamo andare lì e fare la nostra partita».

Il suo compagno d’attacco è Vincenzo Plescia, 23 anni, acquistato dagli irpini dopo una stagione alla Vibonese con undici reti. Cresciuto anche lui nelle giovanili, quando può va a vedere il Palermo allo stadio. In questo campionato ha segnato solo contro il Catania, insieme al compagno di squadra e concittadino Silvestri, nel turno infrasettimanale terminato 2-2. «I rossazzurri sono la mia vittima preferita e segnare da palermitano è ancora più speciale » , aveva detto Plescia, facendo arrabbiare sui social il catanese Ciccio Millesi. Lo stesso Silvestri aveva dichiarato: « Ho goduto per questo mio primo gol al Catania. Contro il Palermo, invece, ho già segnato e non ho esultato». L’altro palermitano che potrebbe scendere in campo domenica alle 14,30 al “ Barbera” è l’esterno Agostino Rizzo, schierato poche volte nell’undici titolare ma partito dall’inizio contro la Paganese.