L’edizione odierna de “La Repubblica” analizza il momento vissuto dal Palermo il quale a breve dovrà affrontare due importanti match che potranno delineare il futuro rosanero: “Due partite, una più impegnativa dell’altra, che il Palermo affronterà con due squadre diverse. La prima in ordine di tempo giovedì davanti alla quarta sezione del tribunale fallimentare per trattare l’istanza di fallimento depositata dalla procura. La seconda domenica alle 17,30 a Bari nello scontro diretto fra due delle tre squadre che guidano il campionato. In una settimana, insomma, il futuro dei rosa prenderà una direzione ben precisa. Dal punto di vista sportivo Tedino da oggi alla ripresa della preparazione comincerà a fare la conta con gli infortunati per vedere chi giocherà a Bari. La situazione che preoccupa di più è quella di Nestorovski. L’attaccante macedone sabato pomeriggio è rimasto in panchina per via di un colpo ricevuto nella seduta di rifinitura. Un trauma che ha provocato un ematoma che, oltre ad essere doloroso, ha limitato i movimenti del giocatore. Tedino e lo staff medico hanno avuto il loro bel da fare per tenere a freno Nestorovski che voleva comunque andare in campo nonostante la situazione molto rischiosa. Di solito, ma non ci sono elementi per dire che questa sia proprio la situazione del macedone visto che non c’è un bollettino ufficiale sulle sue condizioni, andare in campo con un ematoma sulle fasce muscolari espone il giocatore a un rischio più alto di lesioni. L’obiettivo del Palermo, quindi, adesso è fare riassorbire l’ematoma il più velocemente possibile e mandare in campo Nestorovski a Bari senza pericoli. In queste ore l’attaccante è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso e già oggi alla ripresa degli allenamenti si potrà avere un quadro più chiaro della situazione. Attacco a parte, però, Tedino perderà l’intero reparto di centrocampo visto che all’infortunato Chochev si aggiungeranno le assenze di Murawski e Jajalo per squalifica. L’unico aspetto positivo, per Jajalo, è quello che potrà curare il problema all’alluce che ne aveva già messo a rischio la presenza in campo sabato. Ma l’emergenza non finisce nella zona di centrocampo, visto che in difesa vanno verificate le condizioni di Struna, che contro il Venezia ha stretto i denti pur non essendo al meglio, e di Bellusci che invece è rimasto fuori per infortunio. Davanti a Posavec, però, tornerà Cionek dopo avere scontato un turno di squalifica. Dawidowicz sarà avanzato dalla difesa al centrocampo in posizione centrale così come è già avvenuto contro il Parma. In difesa se Struna non avrà complicazioni dopo avere giocato sabato nonostante gli acciacchi, la situazione potrebbe essere meno preoccupante con il rientro di Cionek e l’impiego di Szyminski. In ordine cronologico, però, la squadra che entrerà prima in campo sarà quella composta dai legali del Palermo. La stessa che si è preparata alla sfida davanti al giudice delegato Giuseppe Sidoti presentando una memoria difensiva per dimostrare che le conclusioni del perito di parte della procura sono « basate solo su mere previsioni, inconsistenti e superficiali» per citare la nota del presidente del club Giovanni Giammarva. Per la procura, invece, l’istanza di fallimento depositata come atto dovuto dopo la consulenza di oltre cento pagine redatta dal perito Alessandro Colaci, su incarico dei sostituti procuratori Adrea Fusco e Francesca Dessì, coordinati dall’aggiunto Salvatore De Luca, si basa su quattro solidi pilastri: l’ingente debito di 62.962.523 milioni di euro; il patrimonio netto ( vale a dire la cassaforte della società) in negativo per meno 18.341.918 euro; la previsione dei flussi di cassa in perdita di 27.743.988 euro; la falsità dei bilanci depositati nel 2014, 2015 e 2016 allo scopo di creare falsi valori contabili utili ad azzerare le perdite di esercizio. Sulla vicenda giudiziaria è intervenuto anche Maurizio Zamparini. « Purtroppo la situazione è questa e mi addolora – dice il patron al sito ufficiale del Palermo – Dopo 50 anni di vita specchiata di imprenditore e 15 anni a Palermo, raccolgo questo. Le cose negative servono per crescere: io spero che sappiano leggere la verità dei fatti. Non ho nulla contro la Guardia di finanza, ma la loro logica è inquisitoria, non della realtà delle cose. Supereremo anche questa, siamo sicuri dei nostri conteggi, non c’è nessuno alla porta a chiedere soldi al Palermo. Non c’è nessun creditore»“.