“Le tante critiche sull’ultimo periodo della gestione del Palermo da parte di Maurizio Zamparini lasciano tutte il posto al ricordo positivo che gli ex rosanero hanno vissuto con il presidente più longevo della storia del club di viale del Fante. Da Toni a Guidolin, da Fontana e Gerolin, da Foschi a Di Marzio non ce n’è uno che tiri fuori i tanti dissidi personali avuti con il patron. Anche a loro parere il bilancio dell’era Zamparini nel complesso è positivo. «È finita un’era — dice Luca Toni — quindici anni sono tanti, soprattutto nel calcio. Zamparini va ringraziato perché ha fatto molte cose buone per questa società e per la città. Spero che possa avere lasciato a gente seria che continui a dare le soddisfazioni che la gente di Palermo merita. Per quanto mi riguarda il passato è passato, tutto è alle spalle. Devo solo ringraziarlo per avermi portato in rosanero e avermi rilanciato nel grande calcio. Sono grato a lui e alla gente di Palermo per come mi ha accolto quando sono arrivato dal Brescia. Con Zamparini non ho avuto tanto modo di parlare perché si faceva vedere poco, forse perché andavamo troppo bene. Lui mi sa che è uno che è più presente e si fa sentire di più quando le cose non vanno per il verso giusto». Luca Toni a suon di gol e Francesco Guidolin in panchina. Insieme contribuirono a riportare il Palermo in A dopo 32 anni. «Ho un ricordo piacevole del presidente — dice Francesco Guidolin a Radio 24 — quando le cose passano restano a galla solo i ricordi belli. A Palermo abbiamo vinto tanto insieme, la B e una qualificazione alla Coppa Uefa alla prima stagione di A lottando anche per la zona Champions. Siamo stati quello che è adesso ora l’Atalanta. Forse Zamparini non si è gustato tutto nel migliore dei modi. È un uomo leale e generoso. Se chiedevo giocatori lui li prendeva, si fidava di me. L’unico vizio è che parlava con i giornalisti subito dopo le sconfitte» . Zamparini si fidava delle indicazioni di Guidolin, ma quasi sempre si confrontava con il direttore sportivo Rino Foschi. «Sapevo che voleva lasciare — dice il diesse del Cesena — ma non pensavo lo facesse davvero. Quando sono tornato questa estate non ho trovato le cose come le ricordavo. Sono andato via fingendo un malessere fisico che in realtà non c’era. Per me resta il miglior presidente che c’è. Lascerà presto anche il consiglio d’amministrazione del club, perché lui non è uno da ruoli di rappresentanza. O comanda o va via, a costo anche di rimetterci. A Venezia regalò le quote che gli restavano pur di mollare». La città dovrebbe essere riconoscente a Zamparini anche per Alberto Fontana. «Il presidente ha preso una società in grande difficoltà — dice l’ex portiere rosanero — e l’ha portata ai vertici del calcio italiano e anche a giocare in Europa. Ha scoperto giocatori importanti come Dybala, Toni, Barzagli, Cavani e Grosso. Non dimentico i contrasti che ha avuto con i tifosi, ma adesso loro devono augurarsi che i nuovi proprietari possano riportare il Palermo dove era riuscito ad arrivare con Zamparini». Parla di un presidente che ha dato alla società un organizzazione Gianni Di Marzio. «Ho allenato il Palermo in B — racconta — con un’altra società e a quei tempi la serie A ce la sognavamo. Zamparini lascia al fondo una società già pronta per andare avanti, non come quella che ha trovato lui». Questo quanto riportato da “La Repubblica”.