“Dal 26 maggio 2013, i laziali lo considerano l’uomo-derby per antonomasia. Senad Lulic avrà per sempre un posto speciale nel loro cuore, il 71 (il minuto del gol nella finale di Coppa Italia) è il numero che fa scattare il sorriso immediato, come un ricordo emozionante e dolcissimo. La sfida con la Roma si avvicina, questi sono i suoi giorni: «Sappiamo bene che il 4 dicembre è un appuntamento speciale, i tifosi ce lo ripetono in continuazione da quando è uscito il calendario. Quindi sarei un bugiardo se dicessi che non ci penso. Ma prima abbiamo la partita con il Palermo, siamo concentrati su questa trasferta perché vogliamo continuare la striscia positiva. In passato spesso abbiamo perso punti contro le squadre in difficoltà, stavolta non deve succedere. Poi, da lunedì, prepareremo il derby». Lo senti parlare a Lazio Style Radio, e capisci perché è diventato uno dei leader della squadra, una guida per i giovani: «Io e gli altri più esperti cerchiamo di aiutare tutti. Siamo un bel gruppo, la cosa bella è la gioia di giocare e lottare insieme. La voglia di vincere può portarci lontano, l’obiettivo è tornare in Europa». Ha segnato due gol, è tredicesimo in Serie A per assist e sesto per palloni recuperati. Sa fare tutto, il bosniaco più amato dai laziali: «Avere uomini che possono ricoprire più ruoli è bello per Inzaghi, un po’ meno per noi. Perché non è facile cambiare sempre, è una questione di distanze, di misure. Ma lo facciamo perché è giusto sacrificarsi». Sorride l’uomo-derby, quando gli chiedono l’ennesimo elogio per Felipe Anderson: «Basta complimenti, altrimenti molla. Meglio non dire niente, deve solo continuare così». E dà un senso preciso a un dato significativo: «Se 13 giocatori sono andati a segno vuol dire che non siamo dipendenti dagli attaccanti: tutti sappiamo trovare la via della rete». Funziona la squadra, migliora la società. È stata ben accolta dai giocatori, per esempio, un’altra iniziativa importante per la prevenzione degli infortuni e illustrata ieri al gruppo dallo staff medico: i biancocelesti dalla prossima settimana verranno sottoposti al test del Dna. La mappatura genetica dell’atleta, già utilizzata da altri club prestigiosi in Europa (a partire dalla Premier, tre anni fa) e dal Napoli in Italia (con ottimi risultati), fornisce indicazioni preziose sulla predisposizione a lesioni muscolari (con conseguente preparazione personalizzata) e sulla dieta migliore da seguire. A proposito di infermeria, de Vrij non andrà a Palermo ma nel derby ci sarà. Oggi la decisione su Marchetti: l’orientamento è lo stesso, cioè rinunciare alla trasferta siciliana per recuperare al meglio in vista della Roma. È tornato disponibile Lukaku, ma verrà confermata la formazione che ha battuto il Genoa, compreso il diffidato Anderson. Ieri al Teatro Ghione successo per la “prima” di “Mister meno nove”, piece dedicata a Fascetti e alla famosa impresa della Lazio ‘86-‘87”. Questo quanto si legge su “La Repubblica”.