L’edizione odierna di “Repubblica” parla del caos in casa Trapani. «Nember? Il mio riferimento è e continua ad essere Raffaele Rubino, l’attuale direttore sportivo». Una dichiarazione, che dimostra – esordisce il quotidiano – quale sia la situazione all’interno del Trapani, queste parole ne sono palese dimostrazione. Sono, infatti, state pronunciate dal tecnico Francesco Baldini, nella conferenza stampa venerdì scorso, quando il Trapani aveva appena assunto l’ex diesse di Chievo e Foggia Luca Nember e si era alla vigilia di Entella- Trapani. Poi, nel giro di quarantotto ore, sono successe due cose: il buon pareggio esterno dei granata (1-1) di sabato e, la domenica, l’esonero di Raffaele Rubino. Nember è il nuovo direttore sportivo e ovviamente Baldini è andato in grande difficoltà. Il tecnico – si legge – ha pensato anche di dimettersi, ma dopo un confronto con la società ha deciso di rimaner in sella. Per Rubino pare sia stato fatale uno screzio dai toni molto accessi al termine del match di Chiavari. Il Trapani si trova in fondo alla classifica, ma c’è il tempo per recuperare. Questa mattina, il giudice del Tribunale di Milano deciderà se accordare il sequestro delle quote del Trapani, richiesto dalla stessa Alivision di Petroni, che ne è proprietaria. Se il giudice dovesse accettare questa richiesta, Petroni potrebbe anche non pagare la rata del prossimo 26 ottobre alla vecchia proprietà di De Simone, senza correre il rischio che il club torni nelle mani della FM Service. In caso contrario – conclude il quotidiano -, Petroni dovrebbe versare obbligatoriamente la rata da 75 mila euro in scadenza, per evitare che si metta in moto la procedura che in un paio di settimane potrebbe far restituire il Trapani a De Simone. Uno scenario complesso, anche difficile da spiegare ai tifosi e agli appassionati, ma dirimente per il futuro della società.