L’edizione odierna de “La Repubblica” si interroga sulla decisione del club rosanero di annunciare la presidenza di Ponte quasi un mese prima dalla proclamazione. Il 30 settembre, infatti, il Palermo ha annunciato che il 26 ottobre avverrà la riunione del cda per decretare chi siederà sulla poltrona da presidente. Ecco quanto si legge sul quotidiano:
“Perché Maurizio Zamparini, in una domenica di fine settembre, ha sentito il bisogno di anticipare una svolta che avverrà soltanto tra un mese? E, soprattutto, l’annuncio del patron rosanero porterà realmente a quella svolta societaria che ormai sembra nell’aria da diversi anni? Alla prima domanda si può rispondere soltanto facendo delle congetture. Alla seconda, insieme alle congetture, si può ragionare con qualche dato di fatto che filtra dalla cortina di riserbo che è calata sulle trattative per la cessione del club di viale del Fante. Ma andiamo con ordine. Emettere un comunicato stampa il 30 settembre per dire che il 26 ottobre ci sarà un nuovo presidente è quanto meno inusuale. […] Che sia stato un messaggio a chi l’indomani avrebbe dovuto decidere sulle misure di prevenzione nei suoi confronti (arresti domiciliari) quasi a voler dire: guardate che mi sto facendo veramente da parte? Un messaggio indirizzato allo stesso Ponte del tipo: hai un mese di tempo per trovare quegli imprenditori disposti a investire nel Palermo dei quali mi parli ormai da quasi due mesi? Un messaggio a Follieri e agli altri potenziali investitori ribadendo con fatti concreti che c’è una trattativa in corso che vede Ponte come frontman? Ognuna di queste ipotesi potrebbe essere vera o, allo stesso modo, priva di fondamento. […]. Quella con Follieri continua ad essere viva. Lo stesso Zamparini, ha ammesso che l’avvocato Anania tiene contatti costanti con i legali del finanziere di origini pugliesi e la trattativa va avanti sottotraccia tanto da fare pensare che la parola fine al tormentone estivo sia ancora lontana dall’essere scritta”.