L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla ripresa del calcio. La decisione della Federazione tedesca, in programma il 30 aprile, potrebbe trainare gli altri campionati più importanti. «Non giocare significherebbe diventare terreno di conquista per i club stranieri, che verrebbero a comprare a prezzo di saldo i nostri campioni », dice l’ad della Lega di Serie A, Luigi De Siervo. Se i concorrenti dovessero ripartire, incassando i diritti tv, chi dovesse fermarsi resterebbe stritolato. Il destino della Serie A è in mano alla commissione medica del Coni che si riunirà lunedì. «Immaginiamo che fra i grandi campionati solo la Serie A si fermi. I calciatori avrebbero stipendi tagliati, i club sarebbero in bolletta, i talenti emigrerebbero», conferma Oscar Damiani Jr procuratore dell’Aiacs, l’associazione degli agenti che rappresenta l’80% dei calciatori tesserati in Italia.