L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla Guerra in Ucraina.
La caccia ai tesori degli oligarchi di Putin è partita e non riguarda solo gli Stati Uniti ma anche l’Europa. Il via è stato dato tre giorni fa con un tweet dall’account ufficiale della Casa Bianca: «In settimana lanceremo una task force multilaterale e transatlantica per identificare, dare la caccia e congelare gli asset degli oligarchi, i loro yacht, le loro dimore e ogni altro guadagno illecito che potremo trovare». Lunedì sera è poi arrivata la nuova lista della Ue, con i nomi di altre 26 persone molto vicine a Putin che hanno accumulato ricchezze e hanno fatto propaganda o si sono spese attivamente contro l’Ucraina e a favore dell’annessione della Crimea del 2014. A coinvolgere l’Europa ci ha invece pensato la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola, parlando prima di Zelensky: «Gli oligarchi di Putin e coloro che lo finanziano non dovrebbero più essere in grado di usare il loro potere d’acquisto per nascondersi dietro una patina di rispettabilità – nelle nostre città, comunità o nei nostri club sportivi. I loro super yacht non dovrebbero trovare porto nella nostra Europa. Mai più».
E così è scattata la caccia al mega yacht dell’oligarca, le cui posizioni sono monitorate attraverso il sito Vessel Finder che riceve i segnali dai trasmettitori Ais di bordo che servono a evitare collisioni in mare. Alcuni yacht, ha scritto Cnbc in base ai dati di Marine Traffic, si stanno muovendo verso il Montenegro e le Isole Maldive. In effetti il Nord di Alexey Mordashov, 29 miliardi di dollari di patrimonio e maggiore azionista della Severstal, incluso nella lista nera della Ue, è stato segnalato nell’Oceano Indiano. La scorsa estate, fresco di cantiere, con i suoi 146 metri e 500 milioni di valore, si era presentato davanti alla spiaggia di Rena Bianca in Costa Smeralda.
Lì nel 2013 aveva comprato la villa Parodi Delfino per 66 milioni e dalla famiglia Lucchini le acciaierie di Piombino, mai rilanciate e rispedite alle banche creditrici. Il Nord nelle acque sarde si è incrociato spesso con il Dilbar di Alisher Usmanov, altro miliardario vicino a Putin che deve le sue fortune al gigante dell’alluminio Metalloinvest e che sbarcò in Costa comprando la villa di Merloni a Romazzino. Ora si dice ne abbia sette o otto vicino al Golfo del Pevero, oltre ad aver acquistato villa Maramozza a Lerici.