Repubblica: “Gol in “zona Palermo” e panchina lunga le due armi in più per i rosanero”
L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato un dato molto interessante riguardante il Palermo: gran parte dei gol di questa stagione sono stati segnati nel secondo tempo e soprattutto nei minuti finali.
Primo, il Palermo non molla mai e ha la determinazione di recuperare 0 ribaltare le partite nei finali come una grande del campionato. Secondo, la panchina è una formazione titolare aggiunta.
Terzo, in casa ci sono alcuni schemi da rivedere, perché i rosa fanno ancora troppa fatica. Sono le tre lezioni che si possono trarre dal pareggio per 2-2 di lunedì sera contro lo Spezia.
La serata è iniziata male con un primo tempo confuso, simboleggiato dagli errori di Liam Henderson, il migliore a Modena e il peggiore questa volta, in cui gli uomini di Corini si sono fatti imbrigliare da un avversario molto più forte della sua classifica. Ma è finita con la resurrezione del secondo tempo e il gol più tardivo della storia del calcio italiano, la punizione magistrale di Leo Stulac al minuto 104.
È ormai un dato di fatto che il Palermo segna con regolarità nei minuti finali, perché è capitato sette volte in nove gare. Con il pareggio di ieri,
che vale moralmente una vittoria, sono 5 i punti guadagnati con reti in zona Cesarini. Perché si aggiungono il gol vittoria di Aurelio nella rimonta contro il SudTirol e la zampata di Mancuso ad Ascoli. Ma i rosa hanno segnato nel finale anche nelle vittorie esterne di Reggio Emilia, Venezia e Modena.
Gol non decisivi ai fini del risultato, ma comunque utili a chiudere la partita. A questo si potrebbe aggiungere anche il 3-0 di Di Francesco nel finale contro la FeralpiSalò. E non bisogna dimenticare la prima giornata di campionato e la rete di Brunori a Bari al centesimo minuto, annullata dal Var per un fuorigioco millimetrico. Del resto parlano le statistiche: 13 dei 16 gol del Palermo finora sono stati segnati nel secondo tempo e tra questi ben 8 dopo il settantesimo minuto di gioco. L’anno scorso. al contrario, i rosanero avevano subìto tantissime rimonte nella seconda frazione o nel finale, lasciando per strada qualcosa come 25 punti.