Repubblica: “Gli ultrà: «Uniti contro il presidente». E Zamparini: «Ora il prefetto chiuda la curva»”
“Uniti contro il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, ma sempre divisi nella gestione della curva. Il giorno dopo la rissa in via Libertà e l’assedio al “Barbera”, si ridisegna la geografia del tifo organizzato rosanero. Almeno fino alla fine del campionato i gruppi Palermo Ultras 1900 e Curva Nord Inferiore hanno individuato il nemico comune, la proprietà… E, in attesa dei provvedimenti del giudice sportivo, il finale di campionato rischia di essere ad alta tensione per l’arrivo in città delle tifoserie di Atalanta e Verona. A sancire l’alleanza contro la proprietà è stato l’incontro fra i capi ultrà dei gruppi più rappresentativi alla fine del primo tempo della sfida contro la Lazio con il preciso obiettivo di recare il danno maggiore alla società. Domenica sera l’intento era quello di arrivare alla sospensione definitiva della partita che sarebbe equivalso ad uno 0-3 a tavolino. Se nell’immediato gli ultrà hanno trovato un’intesa, la curva rimane comunque divisa su leadership, tessera del tifoso e persino su chi lancia i cori durante la partita. Spaccature che, complice il clima di rabbia e delusione per il rischio di finire in serie B, hanno accentuato le iniziative dei cani sciolti, come l’aggressione di domenica ai tifosi laziali in via Libertà. Un assalto che dimostra come i gruppi storici abbiano perso il controllo sulle frange più violente della tifoseria e che è suonato in curva come un “liberi tutti”. Si spiega così la scintilla che ha acceso lo scontro fra gli ultrà che fanno parte del centro sociale Anomalia ai laziali che sono storicamente di destra. Perché l’unico collante del tifo organizzato palermitano è sempre stato il risultato sportivo della squadra. Solo l’andamento positivo ha sempre disinnescato gli atteggiamenti più violenti, lasciando fuori dalla curva la politica. «La nord è sempre stata una curva di ragazzi di destra – dice unvecchio ultrà – ma la politica è sempre rimasta fuori dagli spalti, al punto che per anni l’unico gruppo di sinistra. la “Vecchia guardia”, tifava accanto alle teste rasate». L’ultima mappa del tifo palermitano è aggiornata all’estate del 2014, dopo l’introduzione del cosiddetto Daspo di gruppo. Que- sto provvedimento ha portato alla cancellazione delle singole sigle storiche, dalle Brigate Rosa- nero ai Warriors, dagli Angeli della Nord ai Wup Arenella passando per il gruppo Filiciuzza, tutte riunite sotto lo striscione Ultras Palermo 1900, che hanno mantenuto la sistemazione nella parte centrale dell’anello superiore della curva nord. Il gruppo della Curva Nord Inferiore nasce per lo stesso motivo, non farsi riconoscere in caso di scontri o violenze. Racchiude i vecchi ultras di Borgo Vecchio Sisma e all’inizio i tifosi di Meridiano Zero insieme ai fuoriusciti di Warriors e Brigate. Tutti, comunque, identificabili politicamente a destra, tranne la Vecchia Guardia, storicamente di sinistra. A tenere insieme tutte le sigle e a mantenere l’unità fino alla fine degli anni ottanta è stato il centro coordinamento club rosanero sotto la guida di Annamaria Tornabene. Con la line del coordinamento è iniziata la stagione del caos e delle lotte interne per il predominio della curva. Chi invece non si è voluto mai mischiare con gli ultrà della nord sono gli UCS, acronimo che sta per Ultrà Curva Sud, considerati una fra le frange più violente del tifo palermitano. Un gruppo che non ha mai voluto sottostare alle regole della tessera del tifoso e che fino all’introduzione del provvedimento era famoso per le scorribande al seguito della squadra rosanero in trasferta. Questo è lo scenario che si presenterà anche in occasione delle ultime tre partite casalinghe, in attesa di conoscere le decisioni che oggi prenderà il giudice sportivo Gianpaolo Tosel e che potrebbero portare anche alla chiusura della curva nord. «Gli incidenti in centro a Palermo – è la versione di Zamparini racconta- ta a “La Zanzara” su Radio 24 sono stati provocati da duecento persone che vengono da un settore politicizzato della curva. Il motivo era la politica e non il calcio, quelli del Palermo sono di sinistra e quelli della Lazio di destra. Spero che il prefetto chiuda la curva dove ci sono questi esagitati». Due delle prossime tre avversarie che saranno di scena al Barbera” sono da bollino rosso: con le tifoserie di Atalanta (si gioca mercoledì 20 aprile in notturna) e Verona (all’ultima di campionato il 15 maggio, sempre di sera) non corre certo buon sangue. La situazione di classifica che avrà il Palermo in quelle due partite rischia di essere la variabile che può scatenare altri episodi di violenza”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “a Repubblica”.