Repubblica: “Giuseppe Furino «La mia Italia-Germania esultando in tribuna». Il 17 giugno di cinquant’anni fa si giocò la semifinale dei Mondiali messicani. La testimonianza di un palermitano”

L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Giuseppe Furino, ex mediano di spinta della Juventus ed ex picciotto rosanero. Il palermitano era uno dei 22 convocati al Mundial messicano: «Semifinale Italia-Germania? Fu una partita bellissima nei tempi supplementari, molto “italiana” nei novanta minuti regolamentari perché l’Italia fece un gol subito e poi cercò di difendersi – dice Furino, che in quel Mondiale giocò uno spezzone contro l’Uruguay, nel girone eliminatorio – Ci fu l’esplosione nei tempi supplementari e credo che la partita venga ricordata per quella mezz’ora imprevedibile e aperta a qualsiasi risultato: s’erano perse le distanze e il controllo del gioco, le squadre si sbilanciavano, avevano perso il loro concetto di attenzione, tutti all’attacco e tutti in difesa, e venivano fuori delle situazioni incredibili. I tempi supplementari sono volati, non me ne sono accorto per l’intensità delle situazioni che si sono venute a creare: segnava la Germania e poi attaccava l’Italia e segnava. Fu una mezzora di gioco scoppiettante e anche paradossale come situazione, ma in quei momenti lì la squadra non aveva più freni e cercava le opportunità per portarsi in vantaggio. La difesa esisteva fino a un certo punto, tutti avanti e indietro a fisarmonica. Io non mi vedevo in tribuna ma tenga conto che un anno prima giocavo nel Palermo e quindi il solo fatto di essere ai Mondiali fu una esperienza che mi servì moltissimo: ammazzavo il tempo guardando tutte le partite dei mondiali e così ebbi modo di studiare le caratteristiche dei giocatori. Ho delle considerazioni mie su quel Mondiale: non venni sufficientemente utilizzato. Sì, c’erano a centrocampo giocatori ottimi, Bertini, De Sisti, ma la mia opinione è che il tecnico utilizzò troppo la stessa squadra e uno dei motivi della finale giocata così male è perché eravamo al lumicino come risorse fisiche. Fossi stato nei tecnici, Furino l’avrei utilizzato».