L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla sfida tra Giugliano e Palermo. I rosanero non saranno accompagnati dai tifosi a causa del divieto di trasferta. Un problema in più per il Palermo che affronterà una squadra che tra le mura amiche sta andando benissimo. Nove stagioni di fila in serie C2. Diciassette tornei disputati finora in serie D. Uno scudetto e due campionati dilettanti in bacheca. Numeri record per il Giugliano, la squadra campana che dopo aver vinto lo spareggio promozione contro la Frattese lo scorso giugno, è tornata in serie D a distanza di 11 anni dall’ultima volta. Nel 2014, l’allora presidente Salvatore Sestile, decise di ritirare la squadra dal campionato di Eccellenza dopo una maxi rissa provocata dai propri tifosi, durante una partita di campionato, nella quale vennero assaliti dirigenti e calciatori avversari. Un caso che fece molto scalpore e che portò la dirigenza gialloblu a prendere una decisione estrema. Per tre anni di fila il Giugliano non disputò più alcuna competizione. Il Giugliano, nonostante l’obiettivo d’inizio stagione fosse la salvezza, occupa il quinto posto in classifica nel girone ed è in piena zona play-off. Nonostante i lavori di manutenzione dello stadio ” De Cristofaro” (vera casa dei gialloblu) siano terminati, mancano ancora le autorizzazioni necessarie per tornare a disputare partite ufficiali nell’impianto appena ristrutturato. «Sarà una partita storica per noi – dichiara Massimo Agovino, allenatore del Giugliano calcio – Giocheremo contro una squadra che ha sempre disputato campionati di alto livello tra serie A e serie B e per questo daremo tutto. Affronteremo il Palermo per la prima volta nella storia e per questo vogliamo fare bella figura. Firmare per un pareggio? Assolutamente no. La mia squadra è in salute e le statistiche, al momento, ci danno ragione. In casa le abbiamo vinte tutte e proveremo a farlo anche contro la corazzata rosanero». Fondato nel 1928 dal cappellano dell’ospedale cittadino, il club gialloblu ha disputato inizialmente campionati regionali amatoriali. Composto per lo più da giovani che frequentavano l’oratorio, il Giugliano passò alla storia per aver battuto 1- 0 la seconda squadra del Napoli nel 1936 durante una competizione ufficiale. Nel 2005, in coppa Italia, la prima e unica sfida disputata contro una squadra di serie A: la Reggina.