L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Bari ritrovato dopo la vittoria contro la Fidelis Andria.
Il segreto è divertirsi. Così come in tante altre attività lavorative, provare piacere per quello che si fa ti porta più facilmente al raggiungimento dell’obiettivo. Vale anche per il calcio, e la netta vittoria del Bari ad Andria ne è il classico esempio. Non l’unico, perché anche in altre gare di questo campionato, da quella con la Turris a quella di Campobasso, passando per il blitz di Messina, si è avuta la sensazione che il Bari in campo si stesse divertendo.
Il Bari stavolta non si è fatto aggredire e non è stato risucchiato nell’alveo della mediocrità, ma ha deciso di dettare legge e lo ha fatto dal primo all’ultimo minuto, come è giusto che sia per una squadra con la sua classifica e le sue qualità. Non si è fermato neppure sul 2- 0, ha continuato con la gioia di esprimere un bel calcio, mettendo in mostra il suo volto migliore.
Sabato prossimo, intanto, arriva al San Nicola il Latina, in un match che evoca il ricordo della semifinale playoff che spezzò il sogno della serie A al Bari sull’orlo del fallimento. È passato troppo tempo e sono accadute nel frattempo troppe cose su entrambi i fronti, per parlare di rivincita. Per il Bari sarà semplicemente l’occasione per timbrare la terza vittoria su tre nel ciclo favorevole contro squadre di bassa classifica. Poi arriverà un dicembre di fuoco, con il trittico di gare con Avellino, Taranto e Palermo. Ma quel che conta è che sia tornato il Bari più bello, quello che vince e si diverte.