Giammarva: «Io, alieno del calcio ora mi emoziono per la maglia del mio Palermo»

L’edizione odierna de “La Repubblica” ha pubblicato una lunga intervista realizzata al presidente del Palermo Giovanni Giammarva. Ecco le sue parole:

“Giovanni Giammarva è entrato nel club di viale del Fante a novembre nel momento in cui la procura di Palermo stava per presentare l’istanza di fallimento. Un presidente, aveva spiegato Zamparini, che in quanto professionista palermitano poteva rappresentare una figura di garanzia in un momento delicato della società. Sei mesi dopo il commercialista palermitano ha assunto le deleghe di ordinaria amministrazione del club dopo le dimissioni di Zamparini anche dal consiglio di amministrazione. Una promozione arrivata nonostante, per sua stessa ammissione, fino a prima di diventare presidente del Palermo Giammarva e il calcio erano due mondi distinti e separati.Presidente Giammarva, il suo mandato adesso è più completo. Zamparini ha spiegato che lei adesso ha potere di firma oltre che di rappresentanza del club. Come cambiano le sue responsabilità in seno alla società? «Dal punto di vista morale l’attribuzione di nuove funzioni non muta il senso di responsabilità, anche se ne amplifica l’intensità dell’impegno, che ho sempre nutrito, per la società e per quello che essa rappresenta per la nostra città. È ovvio che sotto l’aspetto strettamente giuridico le nuove attribuzioni comporteranno maggiore impegno dal punto di vista della gestione ordinaria e, quindi, finanziaria. Faremo di tutto affinché la professionalità, la serietà dell’impegno e l’amore per il Palermo possa farci superare qualsiasi ostacolo incontreremo. Certamente conto molto sullo staff societario e legale. In sintesi un gioco di squadra per una squadra in cui crediamo». Come mai questa scelta arriva proprio a tre giornate dalla fine del campionato? «La modifica dell’organo societario rappresenta la chiusura di un iter già avviato da qualche tempo. Arriva adesso perché Maurizio Zamparini non si è voluto sottrarre al compito di condurre in prima persona la vicenda fallimentare». Quale rapporto avrà con Andrea Bettini, il nuovo consigliere d’amministrazione con delega alle trattative per la cessione? «L’avvocato Bettini è persona di fiducia del patron Zamparini ed è stato proprio questo elemento a suggerire di coinvolgerlo nella compagine sociale, al di là della sua specializzazione professionale». Quello di Tedino è stato il suo primo esonero, come ha vissuto questa esperienza e che impressione le ha fatto Stellone? «Come tutti sapete non mi sono mai occupato specificamente delle vicende strettamente connesse al settore sportivo. Preferisco concentrarmi esclusivamente su ciò che va fatto e non su quello che è stato fatto. Di Stellone mi ha impressionato la grinta e la voglia di fare grandi cose con piccoli gesti. Stellone deve condurre la squadra al raggiungimento del risultato, senza se e senza ma. Anche lui ha un a grande responsabilità». Cosa accadrà al Palermo da oggi al 30 giugno sia dal punto di vista sportivo che di gestione societaria?«Dal punto di vista sportivo sono sicuro che otterremo la promozione. Per quanto riguarda la gestione della società i nostri progetti sono subordinati alla promozione stessa e se, come credo, tutto andrà bene, le nostre energie saranno tutte volte a rilanciare la squadra e l’immagine della città nel panorama del calcio che conta». Sarà presidente anche nella prossima stagione? «Sarò presidente sino a quanto la proprietà ne avrà la volontà. Oggi voglio solo ringraziare Maurizio Zamparini per la fiducia e la stima che ha riposto in me. E soprattutto per avermi trasferito l’amore e la dedizione che prova per questa squadra. In ogni caso, qualsiasi potrà essere il mio ruolo, dirò sempre forza Palermo»”.