“Gli indagati fino a ieri erano otto, ma l’inchiesta shock sul Palermo potrebbe riservare colpi di scena e ampliarsi ancora. Questo fa intendere chi sta indagando sugli affari del patron Maurizio Zamparini. La delicatezza dell’indagine emerge dall’estrema riservatezza di procura e guardia di finanza. Bocche cucite anche fra i dipendenti che si trovavano venerdì negli uffici di viale del Fante durante la perquisizione delle Fiamme gialle, durata circa 17 ore. Intanto Zamparini è di nuovo in trattativa per la cessione del Palermo con Frank Cascio, l’ex manager di Michael Jackson con il quale un altro tentativo di cessione era andato a vuoto. Ma chi sono gli indagati, oltre a Zamparini? Non sarebbero ex dirigenti né amministratori e nemmeno procuratori sportivi. Quindi le ipotesi sullo scenario di questa inchiesta, che arriva a poche ore dal fallito closing, possono essere anche altre, oltre a quella tirata in ballo dallo stesso Zamparini sulla cessione della MePal (acronimo di Merchandising Palermo) alla società lussemburghese del figlio dell’imprenditore friulano, Diego Paolo. Una «ottimizzazione di bilancio», per citare lo stesso patron rosanero, che ha spostato circa 57 milioni di euro nell’arco di diversi esercizi finanziari del club. Ma torna in mente anche la vicenda delle tre società intestate a Zamparini che compaiono sul registro delle imprese britannico e attraverso le quali sono transitati complessivamente 30 milioni di sterline nel periodo in cui la squadra stava retrocedendo, nel 2013. Tre società che portano i nomi di Centauro UK Ltd, Grel Ltd e Orione UK Ltd, con un capitale sociale di dieci milioni di sterline ciascuna. Ogni sodalizio ha avuto lo stesso iter: nascita e registrazione il 3 aprile 2013, scopo della società «da comunicare in seguito », un anno dopo (5 agosto 2014) pubblicazione dell’avviso di cancellazione dal registro e tre mesi dopo ancora (18 novembre 2014) notizia di avvenuta cancellazione dal registro. Le ipotesi di reato contestate dalla procura sono sei: appropriazione indebita, riciclaggio, impiego di proventi di provenienza illecita, autoriciclaggio, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e falso in bilancio aggravato dalla transnazionalità. Fattispecie molto “tecniche” sulle quali il lavoro degli investigatori sarà scrupoloso. All’inchiesta sul Palermo, coordinata dal procuratore capo Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Salvatore De Luca, lavora da diverse settimane un pool di magistrati del dipartimento che si occupa di criminalità economica: Francesca Dessì, Andrea Fusco e Dario Scaletta. Da venerdì notte i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria si sono chiusi in una stanza della caserma di via Crispi. Stanno esaminando e catalogando la mole di documenti che hanno sequestrato e raccolto negli uffici al terzo piano dello stadio. Non solo documenti cartacei ma anche hard disk e altri supporti tecnologici. I militari nella notte hanno portato via dagli uffici di viale del Fante tre scatoloni, due carrelli, due borse e una valigetta. Nel frattempo torna a farsi vivo Frank Cascio. «Confermiamo — si legge su una nota dello staff dell’ex manager di Michael Jackson — l’interesse per l’acquisizione del Palermo. L’andamento della trattativa non sarà reso noto, in quanto si ritiene che la negoziazione debba essere effettuata nel massimo riserbo». Cascio rientra in campo dopo che Zamparini aveva respinto la sua offerta perché ritenuta non sufficientemente garantita. Sulle fideiussioni presentate da Cascio, infatti, erano sorti problemi di coperture finanziarie. Anche Baccaglini ha interrotto il suo silenzio e lo ha fatto rispondendo alla lettera inviata da un gruppo di tifosi su Facebook: «Non entro in polemiche perché rispetto la libertà con la quale è stata rifiutata e derisa pubblicamente la mia offerta che non trovo affatto ridicola. Purtroppo il mio interlocutore è volatile, mi è difficile spiegare la situazione. Palermo ha un posto speciale nel mio cuore e prego perché le cose possano girare in una nuova direzione»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.