Repubblica Genova: “Ferrero-Samp, Quei conti modello “sporcati” dall’inchiesta romana”

L’edizione odierna della “Repubblica”, nella sua versione di Genova, parla dei conti di Massimo Ferrero, alla guida della Sampdoria. Ecco un estratto di quanto si legge:

“L’utile di oltre 12 milioni certificato dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 conferma il trend positivo dei conti dell’Uc Sampdoria. Da tre anni di fila infatti l’esercizio si conclude in attivo: 9.286.928 euro nel 2017, 3.200.000 nel 2016, dopo il primo passo in rosso (- 1,4 milioni nel 2015) delle gestione Ferrero. Anche il risultato economico della stagione 2017/18 risulta in nero per 11,6 milioni di euro. Il buon risultato dell’ultimo esercizio deriva dalle corposissime plusvalenze realizzate, pari a 55,5 milioni di euro. La cessione alla Roma di Patrick Schich ha portato nelle casse blucerchiate 31.410.000 euro e una plusvalenza di poco inferiore ai 27 milioni; con l’impegno da parte della Roma di corrispondere alla Sampdoria il 50% del prezzo di una eventuale vendita dell’attaccante boemo effettuata entro il 1° febbraio 2020 e comunque un minimo garantito di 20 milioni di euro. La cessione di Torreira all’Arsenal è valsa 28.650.000 euro e una plusvalenza di 26.7212.000 euro. Sul fronte degli acquisti Colley è costato 8 milioni, Ekdal 2.614.000, Vieira 7.100.000 e Jankto 14.500.000 euro. Per un esborso totale di 52.427.000 euro. Pochi spiccioli – si fa per dire – per i prestiti di Audero (481.000 euro), Defrel (466.000), Tonelli (215), Zapata (47) e Alex Ferrari ( 252), i cui riscatti ( effettuati nel 2019) tuttavia hanno comportato esborsi rilevanti: 20 milioni per il portiere prelevato dalla Juventus ( che ha pagato 4 milioni il giovane Peeters), 11,9 per Gabbiadini e 450.000 euro per il giovane difensore Mulè. I debiti più elevati riguardano le banche (oltre 9 milioni), altri finanziatori ( 14,65), i fornitori ( quasi 17 milioni) l’Erario 5,5 milioni. I compensi per agenti e intermediari hanno toccato gli 11.579.000 euro. Il capitale sociale ammonta a 14 milioni di euro, il patrimonio netto è di 45.004.002 euro. I costi per il personale (158 dipendenti dei quali 50 calciatori e 48 allenatori) si attestano a 54.142.000 euro. I diritti tv superano i 47 milioni e potrebbero nel 2019/ 20 sfiorare i 53 milioni. I compensi per gli amministratori con delega (cioè Ferrero) sono stati fissati in 1.350.000 per esercizio. Imponenti risultano gli impegni finanziari per la ristrutturazione di Bogliasco, oggetto di una concessione che scadrà nel 2072. Un mutuo ipotecario per 4.6 milioni (durata 20 anni) è stato acceso con il Credito Sportivo. Il 70% del costo di Casa Samp ( la sede dell’Academy) è stato finanziato con un altro mutuo ventennale pari a 5,6 milioni. L’acquisto di alcuni immobili destinati ad ospitare la sede sociale e diverse pertinenze è stato finanziato nel corso del 2019 con un mutuo della Carige di 3,4 milioni. La direzione e il coordinamento dei lavori sono stati affidati alla Sport Spettacolo Holding, che fa capo a Massimo Ferrero e che detiene la partecipazione al 99,96% del capitale dell’Uc Sampdoria. Del ruolo svolto dalla Vici srl (società di cui è amministratrice Vanessa Ferrero, figlia di Massimo, che si occupa di cinematografia) parla il Gip del tribunale di Roma nel decreto di sequestro ( poi parzialmente revocato). “In particolare appare evidente che nell’ambito dei cosiddetti lavori Bogliasco la Vici srl non ha mai svolto il ruolo di General Contractor, la Uc Sampdoria si è piuttosto avvalsa di un unico General Contractor, La G. Intech Innovation and Technoliogies Srl. Ciò posto è evidente che la Vici srl è stata utilizzata da Ferrero Massimo al fine di drenare risorse economiche dall’Uc Sampdoria per complessivi 1.159.000 euro”. Tornando al bilancio il contratto di utilizzo del marchio Sampdoria col Mediocredito Italiano sulla base di un lease back in scadenza il 30 agosto 2023 comporta il pagamento di una rata di 3 milioni l’anno e obbliga la Sampdoria a riacquistare il marchio ( a prezzo da stabilire). A garanzia di tale impegno si prevede il versamento a Sport Spettacolo Holding di 2,5 milioni di euro, in rate da mezzo milione di euro l’anno”.