L’edizione odierna de “La Repubblica – Genova” si sofferma sulla “sconfitta” di Ferrero a Palermo. Era convinto di poter vincere il bando, rassicurando gli ex dipendenti circa la loro assunzione. Tuttavia, è rimasto beffato: i nuovi proprietari del Palermo saranno Dario Mirri e Tony Di Piazza: «Grazie Palermo per la fiducia, adesso si ricomincia» . Orlando ha spiegato: «Quella di “ Herahora srl” per l’acquisizione del titolo sportivo del Palermo calcio è stata una proposta assolutamente convincente e che recava tutte le risposte positive alle domande contenute nell’avviso. Penso alla clausola sociale, all’azionariato popolare, alla costituzione, e non all’annuncio, di una società. Tutto questo ha reso più concreta la proposta di “ Herahora”, che si presenta rassicurante perché davanti alla scadenza del 29 luglio la richiesta di versamento di un milione di euro per l’iscrizione al campionato di D è stata onorata attraverso le fotocopie degli assegni già intestati alla Figc». Il Palermo ai palermitani è stato appoggiato dalla città, sia a livello politico che dalla gente comune: «Finalmente Palermo torna ai palermitani. Buon lavoro a Mirri – ha detto il senatore del M5S Steni Di Piazza – L’etica viene messa al primo posto, i nuovi proprietari hanno aperto prospettive per i giovani e le donne, con loro il calcio può essere un importante mezzo di riscatto sociale e culturale». Ferrero piaceva poco ad una buona parte della città, a causa del possesso della Sampdoria e dei precedenti penali. Ora c’è da capire come Ferrero si comporterà nei confronti della possibile vendita della Samp. L’offerta del gruppo Vialli è arrivata a quota 80 milioni e l’impressione è che questa storia del Palermo non abbia cambiato nulla.