L’edizione odierna de “La Repubblica” si Genoa si sofferma sulle parole di Blessin dopo Palermo-Genoa.
Un pareggio casalingo con il Parma dominando e una sconfitta a Palermo sempre dominando, almeno nei numeri. Dopo un buon avvio di stagione sono arrivati i primi risultati negativi e così il Grifone è scivolato a metà classifica. Nonostante una rosa con giocatori del valore di Coda, Strootman, Badelj e Aramu. Che qualcosa non sia andato nel verso giusto in fondo l’ha dichiarato senza mezzi termini anche il tecnico Blessin, finito sulla graticola dopo gli ultimi risultati, per la gestione della gara. Eppure ha fatto quello che da tempo chiedevano tifosi e addetti ai lavori inserendo i tre nuovi, impalpabile però il loro contributo, e chiudendo con un assalto all’area rosanero.
Piuttosto mentre tutti guardano all’attacco che ha steccato, sanguinosi gli errori di Ekuban lo stesso che aveva steso il Pisa e invece ha sbagliato clamorosamente dopo appena 3’ contro Pigliacelli, sorprende la difesa. A tenere in vita la scorsa stagione sino alla penultima giornata il Genoa era stato proprio il fatto di aver blindato la difesa. Reparto rinnovato che subisce però con troppa facilità e meno male in questa occasione che Martinez ha zittito polemiche e critiche salvando in più di una occasione la porta rossoblù. «Il primo tempo è stato come la scorsa settimana, abbiamo controllato ma non abbiamo chiuso la partita. E così finisci sempre per fare fatica. E dopo l’intervallo non devi subire immediatamente una rete. In questo momento è troppo facile farci gol e con i ragazzi dobbiamo parlare assolutamente di questo aspetto» ha spiegato negli spogliatoi del Barbera, Blessin.
Quello che bisognerà comprendere è quanto la fragilità difensiva dipenda dai meccanismi ancora non perfettamente oliati di un gruppo costruito in estate o dal modulo stesso. Il 4-2-3-1 della scorsa stagione garantiva copertura adeguata alla difesa, il 4-2-2-2 odierno invece soffre tremendamente e a Palermo più volte sulle fasce i padroni di casa hanno potuto sfondare senza problemi. Con una settimana in più di allenamento ora toccherà a Blessin e in primis ai suoi giocatori dimostrare che è stato solo un incidente di percorso e dovranno farlo subito perché i punti contano a settembre come a maggio. Sabato prossimo arriverà al Ferraris il Modena, avversario che riporta alla mente uno dei momenti più difficili e allo stesso tempo più esaltanti della storia del Genoa. Da quella sfida salvezza del 1988 il Genoa rinacque sino a ritrova re poi la serie A e arrivare alla Coppa Uefa. Da questa l’obiettivo per ora è solo quello di ritrovare la vittoria e riprendere il cammino. Forse però se la sconfitta di Palermo ha avuto un pregio è stato quello di togliere la patina di corazzata al Grifone, perché al momento di certo questo non è la squadra di Blessin. Ma può e deve diventarlo a patto di serrare i ranghi.