Repubblica: “Genoa verso il Palermo. Blessin, primi scricchiolii. I nuovi reclamano spazio. Scocca l’ora di Aramu”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Genoa e la preparazione di Blessin in vista del Palermo.
Stefano Capozucca, navigato direttore sportivo del Cagliari, non ha dubbi: «Le rose più forti del campionato le hanno Genoa, Cagliari, Parma e Reggina. Attenzione poi al Frosinone, dove Grosso può raccogliere i frutti di quanto ha seminato lo scorso anno e poi ci sarà l’immancabile sorpresa». Il Genoa sulla carta è una corazzata, ma non ha ancora vinto in casa e ai suoi tifosi dà la sensazione di non esprimersi per quelle che sono le potenzialità dei giocatori che compongono il suo organico. Blessin è l’allenatore giusto per gestire tanta abbondanza? Contro il Parma il Genoa ha giocato una partita di forza e fisico, ma non ha saputo gestire il 3 a 2 che si era faticosamente e meritatamente conquistato. Il tecnico tedesco ha fatto soltanto quattro cambi (obbligato quello nelle ultimissime battute di Pajac, che non stava più in piediper i crampi, con Vogliacco).
Cambi che sono anche apparsi tardivi: Portanova per Jagiello al 21’ della ripresa, il primo. Poi al 30’ il classico: sostituiti i due attaccanti. Per Coda, che doveva essere la stella cometa di questa squadra, è la quarta sostituzioni su quattro partite. Ekuban poi era in trance agonistica, continuava a strappare e a mettere in crisi la difesa del Parma. Al loro posto sono entrati Yalcin e Yeboah. Di fatto non pervenuti. E in panchina c’erano Aramu, Strootman e Puscas. Un peccato mortale non utilizzare tutto quel ben di Dio. Anche perché Gudmundsson aveva speso tantissimo. Aramu era perfetto per dargli il cambio, un giocatore di qualità per tenere palla e, quando se ne fosse presentata l’occasione, rifornire gli attaccanti. Quanto a Strootman la sua esperienza poteva essere fondamentale.
Errare è umano, ma perseverare può diventare diabolico. Ecco perché da Blessin ci si aspetta che trovi al più presto una collocazione per i nuovi arrivati. Venerdì sera a Palermo mancherà Gudmundsson ed il suo sostituto naturale sembrerebbe Aramu. Alle porte c’è un calendario durissimo: quattro partite in trasferta (Palermo, Spal, Cosenza e Ternana) e solo due in casa (Modena e Cagliari). M co competitivo ed abbondante. Domani il Genoa festeggia il suo centoventinovesimo compleanno e può tornare a farlo in forma ufficiale, dopo tanti anni in cui erano stati i sostenitori a farsi carico dell’organizzazione, essendo totalmente assente ogni tipo di collaborazione tra società e tifoseria. Addirittura secondo molti tutti i guai di Andreazzoli iniziarono quando, al rientro da un’amichevole a Chiavari, decise di deviare con il pullman della squadra su piazza De Ferrari dove c’erano i tifosi che aspettavano la mezzanotte per far esplodere i fuochi d’artificio.