L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla sfida di questa sera tra Palermo e Genoa.
La festa del Ferraris per il compleanno del Grifone Alexander Blessin l’ha ancora davanti agli occhi, tanto che ieri ha confessato di aver riguardato i filmati fatti col cellulare. L’entusiasmo dei tifosi rossoblù ha dato la carica al tecnico tedesco in vista dell’anticipo di questa sera a Palermo. Una sfida che arriva dopo il pareggio casalingo con il Parma, un punto che sa ancora di beffa per come è arrivato ma che ha visto comunque il Genoa mantenere l’imbattibilità. E così dopo due trasferte vinte consecutivamente i rossoblù puntano al grande colpo pur consapevoli che non sarà facile. L’ambiente del Barbera si preannuncia torrido, in tutti i sensi. «Sappiamo che arrivano da due sconfitte consecutive ma avranno a favore un pubblico passionale con oltre trentamila tifosi. Saranno arrabbiati e noi dovremo farli arrabbiare. Vogliamo giocare la nostra partita secondo i nostri principi: con velocità di gioco per trovare gli spazi giusti per costruire le occasioni. Sarà una battaglia e dovremo combattere anche con il caldo e l’umidità».
Forse l’avversario peggiore per una squadra che fa del pressing e dell’aggressività una delle sue caratteristiche principali. Eppure nonostante il 3-3 con il Parma, il Genoa che arriva alla sfida di questa sera è quello che contro i gialloblù ha giocato la miglior gara stagionale, al netto di alcuni errori difensivi, e di questo Blessin è fortemente convinto. «Delle cinque gare giocate, compresa la Coppa Italia, quella con il
Parma è stata la sfida con il miglior possesso palla. Abbiamo fatto bene, solo non abbiamo chiuso la gara. Se rivedo i gol subìti sono stati incredibili, una rovesciata deviata di testa da un nostro giocatore, un tiro deviato e il terzo una dormita della difesa – ha analizzato il tecnico rossoblù– Dobbiamo difendere meglio e di questo abbiamo parlato in settimana».
Blessin poi ha anticipato persino l’eventuale domanda sulle sostituzioni. «I cambi? Mi aspettavo qualcosa di diverso, probabilmente avrò sbagliato, ma sono decisioni che devo prendere io e li faccio anche in base a come lavorano in settimana ed in altre occasioni sono stati giusti. Ma le critiche fanno parte del gioco». Quelle critiche che in fondo sono legate ai risultati. Di certo avere la nomea di corazzata e di squadra costruita per vincere non è facile, soprattutto perché questo Genoa non è ancora al top, fisicamente e nei meccanismi. Ha bisogno ancora di tempo, nel frattempo inanella risultati positivi. «Di fatto abbiamo fatto una preparazione estiva divisa in blocchi-ha spiegato Blessin- basti pensare ai nazionali arrivati dopo, o agli ultimi acquisti che ancora stanno inseguendo la forma migliore ed ora proprio il loro inserimento è la cosa più importante». E dei tre, Aramu, Strootman e Puscas, oggi potrebbe toccare proprio ad Aramu esordire dal primo minuto complice la squalifica di Gudmundsson. Anche se l’allenatore ha più di una opzione, come ha sottolineato. «Ho alcuni nomi in testa per sostituire Gudmundsson. Portanova e Jagiello hanno fatto bene e Aramu si sta allenando con continuità da due settimane ma non so quanti minuti abbia nelle gambe.