Repubblica: “Gazzi si presenta: «Palermo la mia sfida per restare in serie A»”
“È il primo giocatore già rodato che arriva in questa sessione di mercato. Con Alessandro Gazzi il Palermo ritrova un lottatore a centrocampo. Uno alla Migliaccio che non tira mai indietro la gamba, per fare un esempio con il recente passato della storia rosanero. Prima di lui l’allenatore Ballardini aveva visto arrivare giovani promettenti e di ottima volontà, per dirla con le parole usate dal tecnico durante tutta la fase della preparazione precampionato, ma nessuno che potesse fare crescere quei giovani e introdurli nelle difficoltà del campionato italiano. Dall’alto delle sue 394 presenze in sedici anni di carriera Gazzi sembra proprio il giocatore giusto per questo compito. Ma guai a pensare che sia troppo avanti con la carriera: a dispetto dei suoi 33 anni non ha la minima intenzione di smettere di giocare. «Ho firmato un contratto biennale con il Palermo — conferma il centrocampista — ma non mi sento di dire che chiuderò la mia carriera con questo. Non certo perché penso già ad andare via, ma perché proprio non penso al momento in cui chiuderò. Mi sento ancora giovane e vorrei continuare a giocare in serie A per un po’. Un motivo perfetto per fare bene sin da subito con la maglia del Palermo e avere un’identità di obiettivi miei e di squadra: continuare a giocare in serie A. Gazzi anche a Palermo ha scelto il 14 come numero di maglia. «Principalmente perché mi accompagna sin dai tempi delle formazioni giovanili — chiarisce con un pizzico di ironia — poi anche per tanti altri motivi. Diciamo che principalmente perché in tutte le squadre in cui sono andato a giocare l’ho sempre trovato libero». E in effetti sono state tante le squadre che Io hanno visto all’opera. Dagli inizi da professionista con il Treviso e la Lazio e il primo vero campionato da titoIare con la maglia della Viterbese, fino ai campionati con Bari, Reggina e Siena. Nelle ultime quattro stagioni, infine, novanta presenze e due gol con la maglia del Torino. «Non sono certo un giocatore che segna spesso — dice Gazzi — ma nonostante abbia 33 anni non è mai troppo tardi per trovare aspetti delle proprie caratteristiche da migliorare. Con il Torino siamo arrivati alla fine di un ciclo. Non posso non ringraziare il presidente Cairo e tutto il mondo granata per come mi hanno fatto sentire in questi quattro anni. E ovviamente Zamparini per come mi ha accolto e Faggiano per la trattativa che mi ha portato qui. Il direttore mi conosce bene e ci siamo messi d’accordo in un paio di giorni». Nel suo curriculum c’è anche qualche schizzo di fango. Nel 2013 è stato deferito per omessa denuncia nello scandalo calcioscommesse che ha investito il Bari. Sceglie la via del patteggiamento con tre mesi e 10 giorni di squalifica più 40 mila euro di multa. Ma Alessandro Gazzi non è certo solo quello di Bari. A Reggio Calabria, per esempio, è diventato cittadino onorario per avere salvato la squadra, allenata allora da Walter Mazzarri, dopo la partenza con 11 punti di penalizzazione. Adesso ha un nuovo obiettivo: entrare nel cuore dei tifosi rosanero”. Questo quanto si legge su “La Repubblica”.